venerdì 30 maggio 2008

Puah! Minestrone

Già non mi piace nella vita, ora mi tocca mangiarlo anche nei sogni.

Giovedì 29 maggio 2008 - Ho sognato di mangiare passato di minestrone di verdure.

Da una piccola ricerca sui libri dei sogni risulta che mangiare significa "incorporare", esperienze, conoscenze, valori (del "passato" evidentemente). La minestra nello specifico esorta a sopportare conseguenze di situazioni in cui ci si è cacciati da soli. Come dire "o mangi la minestra...o salti la finestra", rimango sopportando o scappo? Ma chi esce dalla finestra sta scappando di nascosto e taglia tutti i legami con il passato (ancora...).

Nell'altro libro mangiare la minestra è simbolo di guarigione o della scomparsa di una ossessione.
Preferisco il secondo. Quindi mi sa che, nel mio caso, è più giusto il primo.

giovedì 29 maggio 2008

Direzioni e direttive nei sogni

Si, lo so. Sono strana. Entrando nel sito può sembrare che non ho più pubblicato niente, ma... andando indietro compaiono post che prima non c'erano. E' che proprio DEVO metterli in ordine cronologico. Questo è nuovo però.

Mercoledì 28 maggio 2008 - Sono in un ufficio con tutte le scrivanie sistemate a gruppi in una sola stanza. Ho sognato spesso le scrivanie messe così, in un periodo precedente al black-out onirico. Vado in bagno e accendo il forno a micro onde per cucinarmi del cibo. Salta la corrente, qualcuno deve aver messo in funzione fotocopiatore e macchina del caffè contemporaneamente. Spengo il forno e, facendo finta di non sapere niente, esco dal bagno. Il capo non riesce a fissare una tenda, con mossa geniale la blocco a metà sfruttando un gancio che penzola dalla tenda e fissandolo alla maniglia della finestra, con un movimento da sotto in su. Nel sogno penso al pensiero laterale.

Faccio ripartire i computers rispondendo alle domande come se non fossi responsabile del black-out. E dando risposte tecniche esaurienti. Nel buio, prima, c'è un ragazzo, mi ha preso la mano, mi abbraccia e mi bacia. Senso di calore umano e pienezza del cuore. E' tornata la luce. Mi trucco le labbra di rosso e mentre parlo con altre persone, allungo il braccio all'indietro e tocco la mano destra del ragazzo. Lo guardo negli occhi e ricambia lo sguardo. Mi sveglio mentre spiego alla collega perché ho un debole per lui.

Il forno è un simbolo di creazione e trasformazione. E' la maturazione dei nostri progetti.
Il ritorno dell'elettricità rappresenta il "chiarimento".
Il giovane uomo, la mano, la destra, dal sotto in su, sono tutti simboli di azione, creatività, intenzione, del conscio, del portare all'esterno.

La bocca indica esigenze di contatto e comunicazione
Il rosso è energia, forza motrice.
Truccarsi evidenzia bisogno di un cambiamento, di essere trasformati.

Lo sguardo è il messaggio di un mutamento interiore. E' l'intuito.
Il pensiero laterale segnala che il sogno va letto non per quello che sembra. Ciò che vi succede in ordine di caos, buio e poi luce, rivelazione (la tenda aperta a metà), risoluzione dei problemi, indica un percorso fatto o ancora da fare.
Nel sogno della Maestra Vecchia, scendevo la scalinata della mia casa Multipiano. Era il momento del ritorno alle proprie capacità innate, ma anche un precipitare dentro di sè, in una fase dominata dall'incoscio e dall'istintualità. Ora, a quanto pare, sto risalendo?

domenica 25 maggio 2008

Il Festino

Questo è quello che si dice un sogno iniziatico o rivelatore.

Al festino onirico partecipano i principali personaggi della nostra vita. Intorno al banchetto sorgono situazioni complesse, sono le varie sfaccettature della vita affettiva, e dello stato interiore.

Sabato 24 Maggio 2008 - Sto guidando e sulla strada vedo due camion che hanno perso il carico per la troppa velocità. Uno ha perso Fiori di Gelsomino (o Tuberosa) ci sono degli uomini che con delle pale cercano di raccogliere i fiori e rimetterli sul camion. L'altro camion ha perso scatole bianche, vuote. Sono a piedi e faccio segno con le mani di rallentare ad altri camion che stanno arrivando da dietro una curva. Da uno di questi cade una cassapanca armadietto. Aiuto una vecchia signora molto distinta a raccoglierlo. Lo guardo e dico che, anche se è da rimontare, i pezzi ci sono tutti. Aiuto la signora a portarlo nella sua casa. E' una villa negozio che si sviluppa tutta in lunghezza, un corridoio con tante stanze. Lei mi fa specchiare in uno Specchio Magico e vedo il mio viso per metà deturpato da buchi sulla pelle. Lo Specchio Macchina Fotografica mostra in realtà come è il viso dopo l'esposizione al sole. La metà destra è giovane e bella rosea con la pelle compatta, la metà sinistra è brutta, vecchia con crateri nella pelle da dove si vede la carne sottostante marcia scottata. Poi mi mostra il trucco. Lo Specchio è in realtà un vetro semitrasparente, che riflette ma che è sovrapposto a una sua foto di quando lei stessa aveva il problema. In sequenza ci sono foto dove migliora e guarisce. Arriva mio fratello e allora gli faccio lo stesso scherzetto. Nella Villa c'è un matrimonio, io sono della troupe che fa il film. In alcuni momenti non è un matrimonio ma un festino aziendale. Gli invitati fanno cose strane seduti nei vari salotti lungo il corridoio. Coppie che si baciano, coppie che fanno l'amore, gruppi impegnati in orge. In un'altra stanza una coppia, Lui dirigente, Lei prostituta d'Ufficio lo sta allattando, ma non esce latte dal seno. Esco in giardino. C'è un uomo da solo che si tocca. Ci insegue, io sono con le mie amiche, loro scappano verso il bosco, lui segue me, io scappo verso la casa è mi chiedo perché sono rimasta da sola, perché non sono rimasta con il gruppo. Rientro in casa. Sono seduta su un divano e sto leggendo un libro (sulle conchiglie? sui minerali?) un bambino di fronte a me sta facendo i compiti, c'è un maestro che lo interroga. Una signora bionda seduta a fianco a me fa pettegolezzi e continua a parlare a vanvera ad alta voce. La zittisco, dicendo che il bambino non riesce a concentrarsi sulla lezione del maestro, ma in effetti è a me che da fastidio, non riesco a capire cosa sto leggendo. Mi sposto in un'altra stanza, c'è la sposa che sta tagliando la torta, ma prima facciamo una foto alla mamma della sposa che taglia la torta che ha fatto lei. Mangio una fetta di torta con le fragole e crema pasticciera, un po' di gelato al cioccolato, è in una scodella ma me ne hanno dato poco, solo una mezza pallina, e una fetta della crostata della mamma della sposa. Racconto a una donna dei due che ho visto e dell'allattamento, per spiegare meglio le tocco il seno, imbarazzata se ne va. Torno nella stanza dei due e siccome non do fastidio mi metto a leggere il libro. Dopo un po' mi dirigo alla stanza finale, lì c'è mio cugino Andrea, vestito tutto elegantemente, che Custodisce dei Segreti. In piedi ad una scrivania antica, dietro di lui una libreria con libri molto antichi che nascondono attrezzatura moderna per spiare. Mi sveglio prima di poter vedere i Segreti.

I Fiori simboleggiano l'anima, ne raffigurano la bellezza. Gli viene attribuito un ruolo passivo ed effimero ma anche materiale, evolutivo e poetico.

Il Carico è simbolo di doveri fastidiosi, di una colpa o di un sospetto.

Sognare un Camion vuol dire che si possiede l'energia, la forza, l'ambizione per superare i compiti difficili. Se è carico di mobili predice un cambiamento nella vita.

Scatole, pacchetti, sono l'emblema di una esperienza non ancora superata.

Il Bianco è grazia, saggezza e vittoria. Ridona la pace interiore, elimina le ossessioni. Rappresenta la Donna, l'innocenza ma anche l'impoverimento della vita emotiva. E' il riflesso dell'assoluto.

L'Armadio denota la ricerca della propria vera personalità.

Vedersi brutti nello specchio è segno di solitudine mal accettata, di sofferenza.

L'Ascesso raccomanda di non coltivare pensieri e sentimenti negativi, perché nuocciono solo a noi stessi, e incita a riappropriarsi della gioia di vivere.

Cute: Una pelle scuoiata o mutata può stimolare a tentare un nuovo inizio, liberandosi dal peso delle esperienze spiacevoli del passato.


Il Corridoio rappresenta un periodo di transizione. Collega due fasi della vita (come il ponte). E' lo sforzo teso alla nascita in una nuova vita e alla piena realizzazione di una lunga ricerca interiore.
Uscire su un giardino fiorito preannuncia un periodo di felicità dopo un momento di solitudine intensa. Tutto ciò' che accade nel corridoio indica lo sviluppo di una situazione. Dal contesto del sogno si può capire se felice o infelice.

Il Matrimonio ha funzione di collegamento, di fusione. Segnala la fine di un genere di vita e l'unione con un'altra fase dell'esistenza. Qualsiasi celebrazione o festa parla di una agitazione interiore, di una messa in discussione della vita sentimentale.

Vedere altri che si baciano è spesso sintomo di uno stato d'animo depresso a causa di forti desideri insoddisfatti

Mangiare: Cioccolato è indizio di bisogno affettivo. Fragole una buona amicizia nella quale rivestono un ruolo importante anche le esigenze sessuali. Crema dimostra che possiamo di nuovo godere della pubblica approvazione, ritrovare un'amicizia o un amore.

Seno, Latte, Allattamento, Madre, Armadio, Scatola, Bianco, sono tutti segni della Madre che alberga dentro di noi.

Lo Scrittoio incarna la vita esteriore. Rappresenta il lavoro. Una scrivania da sola in una stanza è sintomo di uno stato intellettuale febbrile. Quello che succede in questa stanza concerne la vita lavorativa del sognatore.

Il Segreto è la comprensione di qualcosa di importante che può riguardare fatti, persone o un'aspetto della propria personalità. E' legato al potere. Il Segreto che viene rivelato in sogno deve essere mantenuto e rispettato. La Verità traumatizza chi non ha ancora raggiunto l'evoluzione necessaria alla sua comprensione, o viene deformata e resa ridicola da chi non può comprenderla.

sabato 24 maggio 2008

Dal Parrucchiere Onirico

Dal Parrucchiere Onirico ci si va per rimettere a posto le idee.
Tagliare e pettinare i capelli in sogno vuol dire tagliare e
riordinare pensieri, sentimenti, emozioni. Il Parrucchiere è
l'Osservatore Segreto che alberga in noi e cerca di cambiare il nostro modo di vivere.

Venerdì 23 maggio 2008 - Sogno di essere nel mio centro commerciale, quello in cui vado quando devo far compere in sogno. Normalmente è situato su un promontorio su un lago o sul mare. Non sempre riesco ad arrivarci, alle volte gli svincoli che lo circondano mi portano fuori strada, sotto il ponte, sopra il ponte, lo vedo... è li a picco sull'acqua ma non riesco a raggiungerlo. Alle volte invece è in centro città nascosto dietro un palazzo tipo Quirinale, ma che nel mio sogno si chiama Velasca. Devo lasciare la macchina al parcheggio di Lotto/Loreto e per raggiungerlo mi tocca cambiare tra treno, autobus e tram. Certe volte i negozi di quando è in città sono chiusi, tanti sforzi per niente. Quando è li ci sono due negozi di scarpe e borse, uno piccolo e con la merce tutta accatastata, scavando però ci si trovano belle scarpe e belle borse, ottimi affari. Quello di fronte invece è enorme, ma non ci sono mai stata. Quando il centro commerciale invece è sul mare è sempre aperto. Una volta ci sono andata per un negozio di vestiti, vendeva solo abbigliamento per la danza classica e contemporanea, scarpette da ballo, calzamaglie, tutine, accessori bellissimi e luccicanti, profumi... Stanotte sono riuscita ad entrare, è sul mare. Devo andare dal parrucchiere a tagliarmi i capelli. Ci sono tre parrucchieri. Una ha ricavato il negozio nello spazio dove c'è la macchinetta del bancomat, sono già stata da lei in un altro sogno, e non mi sono trovata bene, mi aveva fatto una frangia alla c... L'altra ha il "negozio" nell'area dei tavolini del bar, tutto all'aperto. Sono una di fronte all'altra e si odiano. L'unico parrucchiere uomo ha un negozio bellissimo, nel sogno penso che negozi così li trovi solo a Parigi, le poltroncine e lo specchio ovale con la cornice antica sono sistemate a isole, ogni parrucchiere ha la sua isola dove può creare... Si trova di fronte a quella all'aperto, triangolato con quella del bancomat. Poi c'è il Barbiere Automatico, una sorta di macchina per le fototessera che però ti taglia i capelli, è verso l'uscita, come sempre... Vado da quella "all'aperto" e spiego che voglio eliminare la frangia quindi più che tagliare dovrei allungare i capelli, ma comunque vorrei spuntarli tutti dritti e un po' scalati davanti. Mi fa accomodare e se ne va. Dopo parecchio tempo che nessuno si fa vivo, mi alzo e mi faccio vedere da dietro una colonna. La parrucchiera sta pettinando una signora più importante, le faccio segno e lei mi manda la ragazza "scopacapelli". Spiego anche a lei quello che voglio e inizia a tagliarmeli, quando finisce mi guardo allo specchio e ho una capigliatura tipo sarcofago di Tutankamen a casco rigido, a righe orizzontali oro e nere. Sconsolata me ne vado e mi chiedo perché, ancora una volta non sono andata da quello bello. Camminando guardo verso il Barbiere Automatico e mi domando che tagli farà. Ne vedo uscire un signore. A scodella.

Se dal Parrucchiere Onirico si va per cambiare, dall'Estetista Onirica per che cosa si va?

Centro Commerciale: "Il luogo sacro si trova sempre nel centro". Nella vita onirica il centro è il principio di una cosa. La Nascita. E' anche l'inizio di un'opera, l'irraggiamento e l'organizzazione. E' sia l'avvio che la sua realizzazione.

I Negozi Onirici indicano le molte possibilità che la vita ci offre e che invece si sfruttano troppo poco o che ci si lascia sfuggire.

La poltrona invita il sognatore al riposo. Indica un periodo di compromessi al quale si compensa con un desiderio di farsi valere con rispetto e dignità.

Lo Specchio raffigura il riflesso giusto e preciso di una verità ancora da scoprire. E' lo Strumento Rivelatore, sulla vita e sulla propria evoluzione.

Vedersi pettinati male significa avere idee confuse e sentimenti complicati.

venerdì 23 maggio 2008

A ritroso

Dopo circa otto mesi di black-out sono tornata. Mi rendo conto che questo periodo ha rappresentato per me una specie di ritiro dal mondo. Chiusa su me stessa ho macerato riflessioni. Dopo tanto tempo che non succedeva ho ricominciato a ricordarmi i sogni che faccio. E' iniziato più o meno a dicembre. Così ho deciso di pubblicarli a ritroso. Amore compulsivo per la cronologia.

sabato 10 maggio 2008

Il Momento del Sublime

Martedì 6 Maggio 2008 - Sono in piscina per la lezione di aquagym. L'acqua è azzurra. Quando finiamo devo ridare un libro al maestro. Dentro il libro c'è un portafoglio. Metto il portafoglio in un cassetto di un mobiletto a bordo vasca. E rientro in acqua a leggere il libro. Il titolo recita "Immersione. Tutti i tipi di immersione, dal pensiero all'immersione subacquea" vado per riportarglielo ma sta chiacchierando con amici, spaparanzato su una poltroncina di vimini. Decido di rimettermi la cuffia e gli occhialini per nuotare. Segnerò due turni se esco in ritardo. Ho tanti accappatoi nella borsa. Entro in acqua e vedo Sayid vestito di bianco, bellissimo, in piedi vicino alla vetrata. Mi dice che sto vivendo un Momento del Sublime. Chiedo cosa vuol dire e lui mi spiega che è tipico dei paesi asiatici e mitteleuropei. Chiedo "e voi cosa siete spiegati meglio... " lui risponde: "Al tramonto di una giornata dove hai fatto tutto quello che dovevi fare, Vi prende una languidità e nello stesso tempo una voglia di fare. Quello è il momento di dedicarsi alle cose che realmente ci appassionano e nel farlo tutto avverrà perfettamente, in modo sublime."
Così dicendo se ne va, io penso che lui è Indiano, e sono onorata che mi abbia fatto visita.
Inizio a nuotare. L'acqua è nera, per il solito fondo di pietra scura. Nonostante ci provi non riesco ad immergermi, rimango sempre in superficie come quegli insetti troppo leggeri per affondare, come la zanzara di Microcosmos. Non Vedo niente. Mentre mi sto svegliando capisco che non riesco a nuotare come vorrei perché il mio lato sinistro non si muove coordinato con il resto del corpo.

Il Portafoglio nei sogni rappresenta la propria personalità ed esprime il desiderio di conoscersi meglio e di realizzarsi.

Il Libro rappresenta i ricordi, le esperienze e le conoscenze maturate nella vita. Il titolo rappresenta l'individuo, leggere esorta a tenere maggiormente in considerazione le esperienze personali.

Immergersi rivela la paura dell'ignoto, del proprio inconscio quindi incita ad avere più coraggio e a rischiare.

Gli Occhiali esprimono il desiderio di capire meglio la vita, se stessi e gli altri. Ma avvertono anche di non occuparsene troppo per non dimenticarsi di vivere.

Gli Occhi simboleggiano l'intelligenza, la vivacità mentale, gli interessi spirituali, la curiosità e la conoscenza, ma anche inquietudine interiore. Non vedere prevede una svolta favorevole.

L'Indiano rappresenta la sfera irrazionale della psiche. In qualità di Guru incarna la guida che ognuno ha nel proprio inconscio. Esorta ad approfondire meglio l'autoconoscenza, ad utilizzare le esperienze maturate e a seguire le intuizioni al fine di espandere la propria coscienza e raggiungere l'armonia interiore.

Il lato sinistro rappresenta l'anticonvenzionale, il nascosto, l'oscuro e il negativo. E' governato dall'emisfero cerebrale destro, dall'istinto.

mercoledì 7 maggio 2008

Tuffi di Rana alla piscina del campeggio

La Rana nei sogni rivela la capacità di cambiamento in riferimento alla personalità del sognatore e alla sua condizione di vita.

Lunedì 5 Maggio 2008 - Sono nella piscina a fare il corso di aquagym. Ad un certo punto il Maestro fa due segni per terra con dello scotch bianco. Uno più vicino al bordo, l'altro un po' più indietro. Entra nella piscina ad una corsia che si è creata lì affianco e ci mostra cosa dobbiamo fare. "Tuffi di Rana" con spruzzi che arrivino fino ai segni. Io temporeggio e non li faccio. Alla fine della lezione mi chiama al bordo e per poter sentire cosa dice mi sollevo oltre il bordo con la forza di un solo braccio, tipo Donna Bionica. Penso che mi voglia sgridare, invece mi chiede quanto potrebbe costare, secondo me, fare uno spot promozionale sui corsi della piscina. Gli rispondo che dipende da quante telecamere, quante situazioni vuole riprendere. Conosco qualcuno che potrebbe fargli avere un preventivo. Secondo me 4000 euro, gli chiedo se lo deve pagare lui. Lo metterebbe in nota spese e poi si farebbe rimborsare. . Arrivano le compagne di corso, mi bacia sulle guance "Auguri, Buone Feste!" ne bacia altre due e poi mi riprende e mi dà altri due baci. Le altre scherzano dicendo che sono la sua preferita. Esco. Mi dirigo agli spogliatoi ma mi rendo conto di non aver preso la borsa. Torno indietro, cerco le ciabatte e dopo averne provate un paio, troppo piccole, troppo grandi, mi rendo conto di averle ai piedi. Nell'acqua vedo galleggiare la mia borsa. E' di paglia. Dentro ho tutto. Riesco a prenderla. Non avrò asciugamani e vestiti, è tutto bagnato. Esco e c'è un campeggio. Rifaccio la strada più volte perché non trovo le docce. Chiedo, ma le indicazioni che mi danno non mi servono. Penso che questo sogno è segno che ho una malattia degenerativa che mi fa perdere la memoria su alcune cose. Riesco a farmi una doccia all'aperto e sento qualcuno (il Maestro?) dire che se mi sbrigo mi aspetta fuori. Sono in giro per il campeggio, trovo la macchina di Lucrezia (una Golf) che è parcheggiata senza freno a mano ed ha cominciato a muoversi da sola. Si dirige verso un pilone della luce e lo abbatte, poi fa andare a fuoco delle tende e delle roulotte. Cerco di fermarla tenendola per il baule, poi, in corsa, riesco ad aprire la portiera e a saltare a bordo. Tiro il freno a mano. All'improvviso alla guida c'è mio cugino Andrea. Nella realtà non guida. In retromarcia va addosso ad una macchina. Voleva provare il suo freno a mano e ha dimostrato che non funziona. I danni, dice, li pagherà tutti lui. Prendo la macchina e la parcheggio, anche io tutto in retromarcia. Dobbiamo scaricare la spesa. Io ho tre borse: una fucsia, una nera e una marrone. In più ho anche la borsa della piscina. Ci sono anche mia nonna e mio fratello. Portiamo la spesa su per una scala a chiocciola alla quale mancano dei gradini. E' di metallo, all'esterno di una scuola dove viviamo. Quando scendo per prendere le altre borse mio fratello e la nonna hanno la faccia dell'altra nonna (la mamma di mia mamma). Cerco di scendere ma non riesco perché i gradini salgono. Come in un quadro di Escher. Penso di nuovo "la Malattia Degenerativa!" Salgo in macchina con mio padre. Guida a destra e io sono dietro di lui. Giriamo per le case del paese dove abita (e, come in un'altro sogno, noto cambiamenti strutturali) case nuove, aiuole, fontane. Dalla casa dove si è appena trasferita, una mia collega mi saluta. Vorrei mettermi a fianco del posto di guida e racconto a mio padre di un sogno che ho fatto nel quale guidavo questa macchina diesel (che lui dice essere l'unica con la quale si trova bene). Nel sogno era la mia unica sicurezza e la guidavo bene. Parliamo di acquerelli e di pittura. Arriviamo a casa mia. Mettendo a posto la spesa trovo il ritratto ad acquerello che mi ha fatto. Voglio completare lo sfondo. Nelle borse della spesa ci sono 2 vasetti di yogurt usati, con dentro della pittura. Mi metto nell'angolo tra il frigorifero e il piano cottura, seduta su uno sgabello alto. Inizio con l'arancio (per il turbante) poi il giallo canarino, spando del blu (la sciarpa) che diventa bianco. Nella borsa della spesa c'è un telefono che vibra. Mi sveglio. E' il mio telefono che vibra da sotto il cuscino.
La Borsa rappresenta la donna ed il suo contenuto rappresenta la sua capacità, il suo potenziale, il suo valore. Dimenticare la borsa significa che ci si sente perduti, ritrovarla si recupererà la fiducia in se stessi.
La Paglia annuncia un periodo di stagnazione. E' necessario creare un nuovo stile di vita, nuovi atteggiamenti. Indica che la volontà non è assecondata dalla fortuna.
La Fontana rappresenta la somma delle esperienze fatte, che giacciono nel profondo dell'essere e che ne scaturiscono per essere utilizzate.
Dipingere indica come si trasformerà la propria vita. Il ritratto segnala che si è alla ricerca di se stessi e che si vuole comprendersi meglio.
I colori rappresentano i sentimenti, gli atteggiamenti, le aspettative. Arancio - idealismo immaturo e capacità di entusiasmarsi. Giallo - Voglia di armonia, giustizia, forza vitale. Blu - spiritualità e maturazione della personalità. Bianco - Simboleggia la donna, l'innocenza, ma anche l'impoverimento della vita emotiva.