venerdì 27 giugno 2008

Sensazioni olfattive su percorsi reali e della memoria

L'altra mattina, mentre andavo al lavoro, come l'anno scorso in questo periodo, ho sentito provenire dal giardino di una villa, profumo di erba tagliata, ma di un'erba particolare, pungente, aromatica. Mi è venuta in mente la parola Assenzio. Lo stesso giorno nel parcheggio della piscina profumo di fiori di Tiglio, lo stesso che odoravo tanti anni fa, la testa appoggiata all'indietro, il tetto della 2 cavalli scoperchiato, tornando a casa la notte, accompagnata dal mio ragazzo. Stasera tornando dal lavoro, passando vicino al pilone dell'alta tensione, odore caldo di metallo ferroso, strano e piacevole. Questo è un'odore nuovo, mai sentito.

Assenzio, Tiglio e Metallo caldo; sarebbe un profumo da provare.

lunedì 23 giugno 2008

Un pigro pomeriggio in campagna - II sogno

Certi sogni sembrano una cosa e poi si rivelano essere molto di più.

Martedì 17 Giugno 2008 - Sono nella casa agriturismo della mia amica d'infanzia. Ci sono molti ospiti, perché avrà luogo una festa. L'azione si svolge nei piani superiori. Tra le persone che alloggiano presso la casa c'è uno sconosciuto per metà Joaquin Cortes per metà Johnny Depp che è qui per eseguire dei lavori di giardinaggio. Tra noi scaturisce un'attrazione particolare, sento che mi desidera. Senza sapere neanche i nostri nomi cerchiamo di appartarci ma la mia amica è sempre appiccicata come una cozza, tanto che propongo a Joaquin Johnny di coinvolgere anche lei, se lo vuole. Sto per mettermi d'accordo quando l'amica sparisce. In compenso ogni volta che rimaniamo da soli, arriva ciabattando la mamma dell'amica. E' una donna corpulenta, vestita di marrone con un grande grembiule bianco annodato con un fiocco sul sedere. Invece di partire, come dovrebbe, si aggira per la casa controllandoci. Decidiamo di attuare un diversivo per avere finalmente un po' di intimità. Mettiamo della musica hard rock a volume molto alto in una stanza nell'ala sinistra della casa. La stanza è riccamente arredata, in stile rococò, tappeti rossi, mobili dorati, enormi lampadari di cristallo. L'impianto stereo è nascosto in uno di questi mobili. La musica inizia. Ci dirigiamo verso l'ala destra della casa, dove ci sono le camere da letto.

Nella sua stanza, sul pavimento di legno scuro, Joaquin Johnny ha steso un materassino di midollino con una coperta di piquet bianca, non ci sono altri mobili, la camera è di una bellezza essenziale, orientale. Il sole dorato del pomeriggio entra a liste dalle persiane socchiuse, nelle lame di luce pulviscolo cosmico galleggia in sospensione nell'aria. Ci avviciniamo, sento il calore della pelle. Vivo questa esperienza in maniera extracorporea, mi vedo li, definizione di muscoli abbronzati senza distinzione tra i miei e i suoi. Penso a quello che sta succedendo tra quei due, una delle quali sono io, un'orgia silenziosa a due, calore, sudore, una sessualità animale e lenta. Mi sento risucchiata nel mio corpo mentre udiamo rumore di passi provenire dal corridoio. La musica ha smesso da un po', la mamma dell'amica di infanzia sta avanzando verso la nostra stanza, trascinando le ciabatte e chiedendosi ad alta voce da dove arriva il fumo, chi sta fumando senza permesso, nella sua casa. Penso che se non vuole lasciare liberi gli ospiti di sentirsi a loro agio, non dovrebbe invitare nessuno, nella sua casa. L'ultima immagine è di Johnny che si staglia nella penombra, canottiera bianca, e onde di capelli che gli sfiorano le spalle, illuminati da lame di sole. E' lui che sta fumando, mi sveglio.

Nel sogno lo sfondo sessuale non sempre vuole dire sesso. Se fisicamente è vissuto come uno scatenamento di pulsioni potrebbe essere un sogno indotto dal cervello per utilizzare le stesse, ma se non viene vissuto in maniera fisica, prende un concetto di unione simbolica con l'altro lato di noi stessi. Maschile/femminile, razionalità/istinto, passivo/attivo.

Le figure femminili nei sogni di donne, a meno che non siano meglio identificate, rappresentano la sognatrice stessa. L'amica d'infanzia è il nostro essere passato, ciò che eravamo prima del Cambiamento, la mamma dell'amica siamo sempre noi, la parte di noi che controlla, reprime, vieta certi comportamenti, compreso anche il Cambiamento stesso. Il femminile nei sogni è passività, quiescenza. Il maschile è invece azione, risveglio, nei sogni femminili è il divenire complete.

L'amica d'infanzia sparisce alla prospettiva di una unione tra adulti. Essa non vuole crescere, ma è una voce ormai inascoltata. Scomparsa.

La mamma dell'amica vuole lasciare le cose come stanno, è fortemente contraria al cambiamento, sbraita, da ordini, ciabatta per la casa, essa è vestita di marrone, il colore della terra, dell'immobilità, porta un grembiule bianco a coprire la zona genitale, è la negazione della sessualità, è la povertà emotiva (ancora il marrone, le ciabatte, l'aspetto corpulento e trasandato, sta per dare una festa ed è vestita come una contadina) urla divieti, non lascia liberi, gestisce la casa come una prigione.

La casa è il sognatore, le due ali della casa sono i due emisferi cerebrali. Tutto il sogno si svolge al piano superiore, (la mente), il diversivo (la musica hard rock a volume alto) viene attuato in una stanza dell'ala sinistra della casa, ha mobili di rappresentanza è addobbata in maniera sovraccarica, distrae l'attenzione, è l'immagine pubblica. L'emisfero sinistro è preposto alla comunicazione con l'esterno, è la razionalità.

La stanza dell'unione intima è nell'ala destra, l'emisfero dell'istinto. E' calda, essenziale, è pervasa di simboli di aria e luce, l'assenza di mobili, il pulviscolo in sospensione, tutto ci dice che l'azione che in essa si svolge è di tipo cerebrale.

L'azione si svolge alla fine del giorno, quando c'è il tramonto; è il Momento del Sublime. (Vedi sogno del 6 maggio 2008).

Il giardiniere coltiva il nostro giardino interiore, è custode e protettore di tutte le nostre qualità e dei poteri in nostra dotazione. Facendoli fiorire, opera per la nostra evoluzione personale.

I personaggi famosi, vissuti positivamente, incarnano nei sogni le qualità che noi gli attribuiamo e che sono importanti per noi. Non necessariamente nella vita reale essi hanno queste qualità, a determinarne l'importanza è la nostra percezione di essi.

Joaquin Cortes per me rappresenta la fisicità controllata (La danza) la passione interiore incanalata verso l'esterno con autocontrollo e disciplina. L'anelito alla perfezione. Con il suo modo di danzare intenso eppure che non concede nulla al gesto casuale, è la rappresentazione del mio modo di vivere attuale. Autocontrollo, non spontaneità, inibizione, il non voler fare brutta figura e di conseguenza produrre una esteriorità inattaccabile. L'opinione degli altri è importante e determina la scelte di esternare o meno sensazioni, sentimenti, pensieri. Come nella danza, si esegue una pantomima perfetta delle pulsioni che la gente/il pubblico vuole vedere, dandogli una forma codificata e accettata.

Johnny Depp invece è la trasgressione vissuta con noncuranza ma anche l'aderenza ai veri valori di ognuno. Il procedere facendo le cose che ci piacciono, che ci interessano, senza tenere conto dell'effetto che possono avere sugli altri. Non il menefreghismo strafottente che è indice comunque di schiavitù della opinione degli altri, (trasgredisco per scioccare, per far confluire su di me l'attenzione di chi mi circonda) ma il vivere onestamente con se stessi senza condizionamenti, senza aver paura dell'opinione altrui. Johnny Depp con le sue scelte professionali e di vita rappresenta per me la libertà di azione, nel rispetto degli spazi di tutti, degli altri ma anche del proprio. Intellettuale, senza averne l'aspetto, viene spesso immortalato mentre legge. Vestito con il suo stile di sempre, sa anche adattarsi alle occasioni formali lasciando trasparire però alcuni dettagli (gli anelli, i cappelli...) che lo rendono coerente a se stesso, senza seguire le mode. Lo vedo sensuale in modo istintivo, non controllato, vive le sue passioni senza danneggiare nessuno ma anche senza esserne danneggiato. Incurante di chi vorrebbe imbrigliarlo in stereotipi ed etichette, ha deciso di vivere nel paese dell'Arte, è un buon padre che aiuta i figli a crescere seguendo le loro inclinazioni e sostenendo le loro potenzialità. Come un giardiniere colto, fa fiorire psicologicamente tutto ciò che tocca.

La stuoia è simbolo di volontà virile. Simboleggia anche l'abbraccio amoroso o mistico, l'attaccamento.

L'unione è già avvenuta, il fatto che nel sogno la viva in maniera extracorporea, da spettatrice, dimostra che non ne sono ancora pienamente consapevole. Ho attirato l'attenzione di tutti su un'altra cosa e così ho potuto avere "una stanza tutta per me" dove congiungermi con le mie nature, femminile e maschile, passività e azione, paura ed esibizione.

Johnny alla fine del sogno fuma. Fa cioè una cosa per essere scoperto. Infatti ora è solo Depp non c'è più Joaquin. Depp non vuole restare nascosto. Non vuole che io resti nascosta. Con la sua natura eccentrica e sicura di se vuole mostrarsi, (vuole che io mi mostri) per quello che è senza timore di essere giudicato. E così emette un segnale, il fumo è alito, è respiro vitale, significa io ci sono, sono qui nel passaggio tra l'ombra e la luce e sto facendo esattamente quello che voglio fare, sono vivo/a. Se segui il segnale di fumo, mi/ti troverai.

P.S. Spesso scrivendo Depp alla prima stesura scrivo Deep (Profondo). Un altro segnale che questo è ciò che sta nel mio io più profondo.

La borsa dimenticata - I sogno

Martedi 17 Giugno 2008 - Ho sognato che ero al lavoro, siamo tutti riuniti in una grande stanza al piano terra. Improvvisamente ci comunicano che possiamo andarcene. Chiudiamo l'ufficio e quando sono in macchina diretta verso casa mi accorgo di aver lasciato la mia borsa aperta sulla scrivania, e il computer acceso. Ci sarà il week end di mezzo e quindi la borsa mi serve. Torno a prenderla ma le mie chiavi non hanno l'allarme, mi sveglio in preda all'ansia.

Nei sogni che seguono spesso è contenuta la risposta alla domanda posta nel sogno precedente.

Cosa c'era nella borsa da poter essere lasciata li se fosse stato in settimana, ma da prendere assolutamente in caso di week-end?

La società moderna ci costringe a vivere per lavorare dal lunedi al venerdi, senza concessioni al tempo libero, quasi una richiesta di sospensione dalla vita personale finchè non arriva il fine settimana.

Nella borsa c'è la vita. Con tutte le sue aspirazioni "in attesa" di essere prese in considerazione.

domenica 22 giugno 2008

Nuovi vecchi sogni

Ho aggiunto altri sogni fatti a Maggio. "Il Momento del Sublime" è diventato per me una filosofia di vita. "Il Festino" rimane ancora un mistero.

venerdì 20 giugno 2008

Alien vs. Predator - Thierry Mugler - Chistian Dior
























Ho preso Alien, e subito mi è venuto in mente Poison, non perché siano simili olfattivamente, ma concettualmente si. Tutti e due sono complessi, strutturati, pieni. Come sfere perfette, rotolano in bocca, mostrandosi sempre compatti e non offrendo nessun appiglio. Sono completi in se. Poison ruota intorno a una tuberosa dolce e carnosa, Alien ruota intorno a un gelsomino legnoso e caldo.

Finalmente ho sentito Fidji. Ha una partenza tipica dei profumi femminili fioriti anni '70. Poi improvvisamente emerge un odore di mare, conchiglie, sale, pesce. Non sgradevole ma comunque bizzarro. Un'odore conchiglioso.

Poi ho provato Dior Addict. Appena messo l'ho trovato buono ma quasi indifferente. Sono andata in giro per negozi. Camminando con calma ad un tratto sono stata presa da un senso di vertigine, uno stordimento dei sensi ed è iniziata una fase di esaltazione dovuta a ciò che stavo annusando. Camminavo velocemente e spavaldamente, sentendomi audace. Stamattina ne volevo ancora. Sono uscita mezz'ora prima per andare in profumeria, tutte chiuse! In preda ad una crisi di astinenza, le dita che tamburellavano nervose sul volante. Mai sentita così. Una ipereccitabilità caffeinica. Il piede impegnato in un'aereo tip tap. Durante il giorno un po' mi è passata, ma adesso mancano 47 minuti ad uscire. E devo averlo. Sono Addicted to Dior Addict. L'ho preso.


Alien (Thierry Mugler) - 2005 - Orientale Legnoso - (Dominique Ropion e Laurent Bruyere)
Ambra Bianca, Legni, Gelsomino Indiano


Dior Addict (Christian Dior) - 2002 - Orientale Floreale - (Thierry Wasser)
Foglie di Mandarino, Fiori di Gelso, Fiore di Cactus Regina della Notte, Rosa Bulgara, Fiori d'Arancio, Vaniglia Bourbon, Legno di Sandalo, Fava Tonka, Gelsomino


selenicereus grandiflorus - Fiore di Cactus Regina della Notte










mercoledì 18 giugno 2008

Shalimar - Guerlain


Cercavo qualcosa. Qualcosa che i profumi in commercio al momento non mi davano più. Allora ho cercato tra i profumi storici. E ho trovato Shalimar.

La desolante penuria di idee fa si che non solo le case di profumo cerchino di sfruttare il riflesso di glorie lontane, appiccicando i vari light, sun, legère, midnight, eau d'etè, a composizioni che niente hanno a che fare con quelle alle quali usurpano il nome, ma, in alcuni casi, a modificare proprio il profumo stesso. Capisco che alcuni componenti non sono più reperibili o che siano diventati nel frattempo illegali, ma invece di produrre 10 profumi in un anno, le case potrebbero destinare tanto sforzo (con scarsi risultati) a cercare elementi sostitutivi migliori, più aderenti all'originale.

I profumi di oggi, parlo dei mainstream, sono il clone uno dell'altro, nessuno che ha un guizzo, nessuno che osa. Profumi come Shalimar, Chanel n.5, Youth Dew e anche Opium 20 anni dopo, profumi come Poison, (quello vero, non gli altri che sono seguiti) o Fahrenheit possono non essere piaciuti all'epoca e non piacere ancora oggi, ma indubbiamente sono stati e sono tuttora unici. Hanno segnato un punto di svolta. Prima non c'era niente di simile, dopo nessuno è riuscito a eguagliarli in originalità.
Di Shalimar si dice che sarebbe un Jicky (altro profumo di rottura) con una mestolata di etilvanillina, nuovo componente di sintesi dell'epoca. Era il 1925. Non è una vaniglia moderna. Niente note gourmand, è quasi come se fosse fredda. L'ho portato per tutta un'estate molto piovosa di qualche anno fa. Poi l'oblio. Decisamente preferisco i profumi più caldi, pieni, opulenti.
Ma Shalimar ha un nome che non si dimentica.

Shalimar (Guerlain) - 1925 - Ambrati dolci - (Jacques Guerlain)
Limone, Rosa, Gelsomino, Iris, Bergamotto, Incenso, Opoponax, Vaniglia, Fava Tonka
In questi giorni ho cercato Jicky per sentire come è. Non si trova più. La risposta unanime è stata "Guerlain l'ha ritirato, abbiamo reso tutte le confezioni" che peccato... un'altro profumo perduto o peggio in via di trasformazione/banalizzazione.

martedì 17 giugno 2008

Karma - Lush - Gorilla Perfume

Ho scoperto Karma quando ho scoperto l'universo Lush. Entrare in un negozio Lush è una vera orgia dei sensi. Per primo l'olfatto, che viene attanagliato dai diversi profumi intensissimi ma non chimici dei prodotti in vendita. Saponi al taglio, burri da massaggio, shampoo e balsami solidi, ballistiche. La vista gode di tutti i colori, assolutamente naturali, e delle forme dei prodotti, quasi fossimo in una pasticceria. Il tatto è solleticato dalle diverse consistenze, rugose, lisce, vellutate, nutrienti...

Aggirandomi per la bottega vidi questo profumo dal nome così attraente per me. Lo provai e mi innamorai del suo patchouli aromatico, senza quel retrogusto di cantina muffita che di solito lo accompagna. Forse la frizzantezza degli altri ingredienti crea la magia, ma quando porto Karma, me lo sento addosso come una pashmina morbida e calda. Vorrei avere ancora le mie Clarks con le perline infilate nelle stringhe e la cartella di cuoio grasso a tracolla. E' un vero profumo hippie.

Karma (Lush/Gorilla Perfume) - 1967 - Orientale speziato - (Mark Constantine)
Patchouli, Arancia, Lavandino, Pino, Lemongrass, Elemi, Acacia Farnese

P.S. Mark Constantine figura tra i fondatori di The Body Shop, si tolse dal gruppo per portare avanti la sua idea di creare prodotti con il minor impatto ambientale possibile. In quest'ottica Karma è uscito anche come profumo solido. L'uso di materiale freschi e se possibile incruenti per gli animali, l'attenzione per la filosofia Vegana, fanno dei prodotti Lush un mondo a parte.

lunedì 16 giugno 2008

Hypnotic Poison - Christian Dior

1998 Dopo 13 anni dall'uscita di Poison, e non so quanti dall'insignificante per me Tendre Poison, esce Hypnotic Poison. Finalmente! Un profumo setoso. Dolce ma non stucchevole, profumo di legni aromatici, macerati nel miele e nelle mandorle. Un profumo da mangiare, come il marzapane. Era Novembre quando lo acquistai, il tempo perfetto. La pioggia, la nebbia, il freddo umido e intorno un'esplosione di colori ardenti, caldi. Quanto Poison è l'Estate caldo umida, sciropposa e letargica, Hypnotic Poison è l'Autunno e il calore di uno scialle di cachemire, morbido, avvolgente, dal quale non ti staccheresti mai. Tranne quando comincia ad arrivare di nuovo il sole. La sua natura notturna mal sopporta il calore del sole, e diventa insopportabile, come un bambino capriccioso. Oggi il tempo Novembrino me l'ha fatto scegliere. Ma l'olfatto è un senso che non si fa imbrogliare, sapeva che è giugno e me l'ha fatto capire. Per il mio naso Hypnotic Poison è vietato dopo il 21 dicembre.


Hypnotic Poison (Christian Dior) - 1998 - Ambrati floreali legnosi - (Annick Menardo)
Ambra, Legni e Muschi, Carvi, Mandorla amara, Gelsomino, Vaniglia



P.S. Dopo Hypnotic Poison uscì Pure Poison che trovai insignificante, ormai convinta che per me i Poison eccellenti si alternassero a quelli senza personalità, andai in profumeria speranzosa quando lanciarono Midnight Poison e infatti, avevo ragione. 

domenica 15 giugno 2008

Brûme Dune - Christian Dior

Quando usci nel 1996 (5 anni dopo Dune) si chiamava Brûme Dune, senza alcool, poteva essere usato su tutto il corpo, come una bruma appunto, rinfrescante e profumata.
Che bel nome. Ora si chiama Dune Sun e ha perso molto del suo fascino leggiadro. Che nome banale.

Da subito lo associai al profumo delle castagne d'acqua, che non conosco e non so nemmeno se hanno un profumo. Per me è così, lo annuso e vedo questo specchio d'acqua dolce, vicino al mare, sul quale galleggiano le castagne acquatiche. Lo metto quando voglio che quest'immagine mi accompagni per tutta la giornata. Un luogo solitario, perfetto, dune di sabbia dorata, il rumore del vento che le sfiora, l'odore e il mugghiare in lontananza del mare, e improvvisamente tra i canneti un pontile di legno cotto dal sole e una pozza d'acqua, sulla quale galleggiano petali di fiori strappati dal vento e le castagne d'acqua.

Brûme Dune o Dune Sun (Christian Dior) - 1996 - Floreale fruttato -
Ribes nero, Mandarino, Arancio, Fresia, Gelsomino, Fiore di Loto, Legno di Sandalo, Muschio, Vaniglia.

sabato 14 giugno 2008

Fahrenheit - Christian Dior

Alcuni profumi legati fortemente al ricordo, come pietre angolari sostengono il mio edificio.
Fahrenheit è la scoperta dell'Amore. Quello delle farfalle nella pancia. Quell'amore purtroppo non ha avuto seguito, allora metto Fahrenheit quando voglio essere come lui. Un gentleman inglese, controllato e distaccato, che nasconde un'anima molto sensuale, sessuale e voyeur. Un'intellettuale dotato di grande bellezza e fascino, dal gusto sottilmente perverso.
Per me avere addosso un profumo nato per un uomo è come potermi calare nell'universo della percezione maschile del mondo femminile. Nel caso specifico, di un esemplare di uomo fortemente connotato nella mia mente. Gli uomini guardano le donne per la loro bellezza totale, nella loro armonia di forme e colori. Nella seduttività delle movenze. Provare a sentir nascere dentro di me il desiderio di conquistare e possedere invece che di esibirsi per sedurre.
Provare a conquistare con la accettata possibilità di non riuscire, ma provare lo stesso.

Da quel ragazzo lontano nello spazio e nel tempo ho imparato molte cose, due tra le altre: Gli uomini si differenziano dalle donne perché devono rischiare di sentirsi dire di No molte volte per poter ottenere anche i Si. E ci si abituano in fretta. Sviluppano una corazza. Le donne, al contrario, non si abituano mai a sentirsi respinte e si riservano il diritto di dire la parola definitiva su una scelta nata dall'uomo.
E' per questo motivo che le donne sono dotate di molteplici armi seduttive. Per farsi scegliere proprio da Quell'Uomo.

Il profumo ha una partenza di delicati fiori bianchi, sotto il sole dell'estate, e buccia di agrumi strizzata tra le dita. Si sente un sole caldo e l'odore di legno salato e sabbia che si scaldano alla luce di quel sole. Quasi subito compare una nota di cuoio scamosciato quasi tattile, una pelle sottile e calda. Fino a questo momento è il ragazzo di buona famiglia, biondo, occhi azzurri, ciglia lunghe da ragazza che fremono per riparare gli occhi dai raggi di sole.

Poi, improvviso come una nuvola che butta un'ombra nera sulla spiaggia, un odore denso e scuro, primordiale. Un odore di appiccicosità seccata, di affumicato e acre, un odore che copre e imprigiona vischiosamente i fiori e i frutti. E li lega a sè per sempre. Fiori estivi e catrame.

Poi di nuovo, a tratti ritorna l'odore pungente e salato. In questa alternanza si viene a scoprire un lato più oscuro, è solo una apparizione fugace, ma una volta sentito, rimane la consapevolezza della sua esistenza sotterranea. E come una droga, anche quando si pensava di poterne fare a meno, struggente ritorna il bisogno di sentirlo di nuovo.

P.S. La seconda cosa che ho imparato da lui è che quando ti fanno un complimento, l'Unica Risposta da Dare è: Grazie!



Fahrenheit (Christian Dior) - 1988 - Floreale legnoso (Jean Louis Sieuzac)

Lavanda, Mandarino, Arancia, Biancospino, Fiore di Noce Moscata, Cedro, Bergamotto, Camomilla, Limone, Noce Moscata, Caprifoglio, Garofano, Legno di Sandalo, Foglie di Violetta, Gelsomino, Mughetto, Cuoio, Fava Tonka, Ambra, Patchouli, Muschio, Vetiver



http://nowsmellthis.blogharbor.com/blog/_archives/2007/6/7/3004770.html

mercoledì 11 giugno 2008

Profumi anni '90

Un pomeriggio con la mia amica Sonia ci fermammo in profumeria. Nella confusione di braccia spruzzate di tanti profumi, non capivamo più chi aveva indosso cosa. Fu li che comprai Calyx di Prescriptives. Chi lo sa perché? Forse la sensazione come di aver marinato la scuola me lo rese desiderabile. Un pomeriggio a Milano con altre due amiche andammo alla Rinascente, fu il turno dell'Eau d'Issey, poi Sun Moon Stars di Karl Lagerfeld, CKOne, Escape, tutti profumi molto simili, era il momento degli ozonati. Ora questa nota si sente soprattutto nei profumi d'ambiente, ma all'epoca era nuova e rivoluzionaria. Profumi di ampio respiro, davano l'impressione di essere in riva al mare ma non in estate, bensì in Inverno o al massimo inizio Primavera. Freschi ma non agrumati, marini.

Frequentavo The Body Shop all'epoca, e lì acquistai Activist, dalla bella boccetta tutta nera con la scritta bianca. Un profumo "maschile" leggerissimamente speziato. Era contrapposto a No Debate, più che profumi delle dichiarazioni d'intenti.

Più avanti, sempre da The Body Shop uscirono i profumi Ayurvedici, sia in olio secco per il corpo, che sotto forma di Pillow Spray. Presi Kapha, un agrumato dolce.

Per Jungle di Kenzo ebbi una passione smodata che mi fece acquistare anche la crema corpo. Lo tengo solo perché la boccetta con l'elefantino è carina. Un fiore carneo.








In una vacanza a Rodi provai Organza. Il flacone a forma di donna vestita con il peplo di vetro drappeggiato. Un fiore dolceamaro.

Un'altra donna un altro profumo, il primo, e per me l'unico, Jean Paul Gaultier. Un fiore che ti prende alla gola.





Un pomeriggio dopo aver fatto compere olfattive, stavo salendo in un ufficio quando un uomo passandomi a fianco disse "Mmmm che buon profumo, cos'è?" "E' Angel..." "Si chiamerà anche Angel ma è il profumo di un diavolo tentatore..."
Infatti.
Quando uscì Angel, ruppe parecchi schemi acquisiti. Primo profumo di colore azzurro. Primo profumo ricaricabile in profumeria. Primo profumo mainstream ad avere note alimentari (il cioccolato, il caramello, il miele). Jerry Hall come modella d'eccezione: bionda, statuaria e angelica compagna del diabolicamente sensuale Mick Jagger. Lui non compariva nelle foto, ma tutti avevano in mente la sua immagine carnale contrapposta alla bellezza algida di lei.

E il profumo! Una stella di vetro da appoggiare come un cristallo sulla mensola, da toccare per seguirne le punte di vetro e trovare l'unica di metallo. Da spruzzare ed annusare avidamente.
Un fiore di cioccolato.

Jungle (Kenzo) - 1996 - (Dominique Ropion)
Mandarino, Cardamomo, Cumino, Chiodi di Garofano, Eliotropio, Ylang-Ylang, Succo di Mango Liquirizia, Vaniglia, Patchouli

Organza (Hubert de Givenchy) - 1996 - Ambrati floreali speziati (Sophie Labbé)
Caprifoglio, Ambra, Noce Moscata, Vaniglia, Gardenia, Tuberosa, Gelsomino

Jean Paul Gautier - 1993 - Ambrati floreali legnosi (Jacques Cavallier)
Rosa, Anice Stellato, Arancio, Mandarino, Succo di pera, Iris, Orchidea, Prugna, Zenzero, Fiori d'Arancio, Ylang-Ylang, Muschio, Vaniglia, Ambra Legnosa

Angel (Thierry Mugler) - 1992 - Ambrato gourmand (Olivier Cresp)
Cioccolato, Vaniglia, Caramello, Bacche, Miele, Bergamotto

martedì 10 giugno 2008

Poison - Christian Dior

Era il 1985 e fu un evento. A me piacque subito perchè era totalmente differente da qualsiasi cosa esistente. Gli ultimi profumi usciti non mi si addicevano, ma questo...
Così pieno di note, come la musica di Mozart. Dolce. Un balsamo per il corpo e la mente, che crea assuefazione. Inquietante nella sua invadenza. Un vero veleno. Tangibile, denso, sciropposo. Era il mio profumo. Ancora oggi non c'è niente di paragonabile a questa pozione. Ci sono profumi inebrianti, ma l'unione così complessa di tutti gli ingredienti, olfattivi e non, non si è più verificata.



Di tutti i Poison usciti in seguito, rimane sempre il più venduto. Ho la fortuna di non conoscere nessuno oltre a me che lo porta. Mi domando chi lo compra, forse sulla scia del nome così evocativo, del fatto che è un Dior, molte donne lo useranno come tante usano Chanel N.5.

Io lo indosso perché lo sento affine a come mi sento. Complessa e ingannevole. Una maga seducente ma spietata. Mentre Opium è il Desiderio, Poison è l'Autocontrollo. Non cede di un millimetro sulla sua posizione, ma lo fa sembrare un accordo. Blandisce con i suoi fiori carnosi (la Tuberosa, ancora la Tuberosa...) e nel frattempo opera una manovra di stordimento. Arrendersi o Fuggire le uniche due opzioni. Ma fuggire non è così facile come sembra. Una volta allontanati, a distanza di spazio o di tempo, respirate e vi accorgete che è ancora li. Vi ha preso.


Per rispondere a BergamottoeBenzoino, Poison è una strega cattiva. http://bergamottoebenzoino.blogspot.com/2007/08/profumi-da-fate-e-profumi-da-streghe-le.html

Poison (Christian Dior) - 1985 - Ambrati floreali speziati - (Edouard Flechier)
Ambra grigia, Miele d'Arancio, Cannella, Pepe, Tuberosa, Coriandolo, Cisto, Legno di Sandalo, Opoponax, Rosa, Prugna, Spezie, Fiori, Frutti, Cuoio, Muschio, oltre 130 elementi tra naturali e di sintesi
http://nowsmellthis.blogharbor.com/blog/_archives/2005/10/27/1325363.html

lunedì 9 giugno 2008

La Gatta, la Madre, la Donna

Domenica 8 Giugno 2008 - Sono nella vecchia casa, dove abitavo quando ero piccola. Sono nel letto con S. La mia gatta atterra sul letto dall'armadio e viene verso di me. Le domando in che stato è sopra l'armadio e lei mi risponde, parlando la mia lingua, che c'è polvere e disordine. Ripenso alla mamma e a come teneva tutto in ordine e pulito, spolverando tutti i giorni. Vedo le cose in ordine sugli armadi. Ora sono in cucina. Sto travasando olive nere in vasi di vetro per una festa sui cibi regionali. Arriva una donna affascinante, capelli lisci, lunghi, castani. Vestita di lino e seta ecru, indossa gioielli etnici e profuma meravigliosamente. Avrebbe dovuto restare con la sua amica ma invece ha preferito venire da me, senza preavviso. Io sono ancora in pigiama, indietro con i preparativi e mi sento inadeguata. Prima di svegliarmi, mentre metto le olive nel vaso e il vaso in frigorifero, penso al perché è voluta venire proprio da me.

Il Disordine esprime la necessità di vederci chiaro in una relazione.

La Polvere costringe a sforzarsi per superare rimorsi e rimpianti e tutto ciò che ha causato sofferenza, per poter ritornare a vivere serenamente. Esprime il bisogno di autoperdonarsi e di perdonare gli altri. Spolverare ridefinisce la percezione che abbiamo delle persone più vicine a noi.

L'Armadio nei sogni femminili rappresenta la ricerca della propria personalità. La ridefinizione di se stesse anche in base a una relazione amorosa. Il desiderio di essere protetti. E' simbolo sia materno che sessuale.

La Gatta è simbolo di femminilità misteriosa. Di sensualità.

L'Animale che parla la nostra lingua, dice la Verità.

La Madre Onirica ci assiste nella crescita spirituale, nella via verso la maturità psichica.

Le Olive sono un simbolo erotico.

Il Nero rappresenta l'uomo ma anche gli aspetti inconsci della personalità. Gli aspetti oscuri di se stessi che si teme di approfondire, ma che andrebbero accettati.

Il Frigorifero Onirico è un armadio che conserva, tenendo freddi, i prodotti della nostra vita: le emozioni, i sentimenti, le aspettative, i desideri.

Il Vaso è il recipiente della vita interiore, della forza di ciascun individuo. Nel Vaso si attua il cambiamento.

Il Vetro preannuncia che si riuscirà a capire le proprie intenzioni, ma indica che non si è ancora pronti per metterle in atto.

La Donna sconosciuta in un sogno femminile è la sognatrice stessa.

domenica 8 giugno 2008

Profumi cipriati

Un regalo di papà, appena tornato dall'America. Il flacone che ho io è tutto argentato. Lo tengo nel cassetto della biancheria. Originale dagli anni '70

Quando lavoravo a Milano una delle mie mete preferite era una profumeria in Largo Quinto Alpini. Avevano un gatto persiano color velluto grigio che ogni tanto dormiva in vetrina. Al risveglio camminava tra le boccette senza farne cadere neanche una. Mangiava omogenizzati per bambini seduto su uno sgabello, bello composto come solo i gatti sanno stare, imboccato dalla signora con un cucchiaino d'argento. Gatti e profumi, per me un binomio perfetto. In quella profumeria provavo tutti i profumi che mi incuriosivano, senza fretta, proprio come il gatto.


Source Un bois de jardin.typepad.com Source mimifroufrou.comProvai Armani, lo presi dopo un'orgia di profumi, in metropolitana continuavo ad annusarmi le braccia. In seguito non era più così buono, senza la compagnia di tutti gli altri profumi non era più inebriante. E' stato così che ho imparato a provare pochi profumi per volta, ma anche che il mix-matching è una forma d'arte dadaista che può creare capolavori.

Armani - 1982 - Floreale legnoso fruttato
Gelsomino Italiano, Giunchiglia, Fior d'Arancio, Pesca, Galbano, Coriandolo, Rosa dell'Est, Muschio di Quercia, Zibetto, Narciso Spagnolo, Bergamotto, Basilico delle Comore, Giacinto, Mughetto, Patchouli, Vaniglia, Ananas, Menta, Cedro, Sandalo

Comprai Paloma Picasso, Diva di Ungaro, Femme di Rochas e, trovato in un angolino, Fracas di Robert Piguet. Ancora la tuberosa...
Paloma Picasso - Cipriati floreali aldeidati
Rosa di Maggio, Mughetto, Coriandolo, Violaciocca, Ambra, Sandalo, Gelsomino, Mimosa, Ylang-Ylang, Giacinto, Limone, Bergamotto

Femme (Rochas) - 1944 - Cipriati fruttati - (Edmond Roudnitska)
Pesca, Prugna, Albicocca, Gelsomino Bianco, Rosa Bulgara, Ylang-Ylang, Legni esotici, Ambra, Muschio, Cuoio

Sempre a Milano scoprii i profumi dell'Erbolario di Lodi, presi Muschio nella bellissima confezione violetta esagonale che non fanno più, un profumo meditativo, ben bilanciato, lontano anni luce dai muschi&... usciti in seguito. E Vetiver de la Reunion, secco e brillante.

Fine di un periodo, inizio di un'altro. All'aeroporto di Madrid mi spruzzai Dune di Dior. Ora non lo riesco più a portare e secondo me Brume Dune è infinitamente meglio. Ma appena tornata a casa lo comprai per rivivere l'atmosfera dell'aeroporto, che io adoro. Alle Canarie presi Chanel n.5, era novembre e tornata nel freddo diede il meglio di se.

N.5 è veramente un profumo complesso. Non sempre si può portare. Chi lo porta perché fa "signora" commette un'errore. Chi lo porta perché fa "Marylin" anche. Bisogna sentirsi seduttive dentro, altrimenti parla lui per te. Non perché sia di natura invadente o sovrastante, ma perché è talmente sentito, molte volte a sproposito, che bisogna essere in uno di quei momenti di outstanding mood per portarlo e non farsi portare.

N.5 (Chanel) - 1921 - Floreali aldeidati - (Ernest Beaux)

Rosa, Gelsomino, Iris, Mughetto, Biancospino, Giunchiglia, Vetiver, Patchouli, Ambra, Muschio, Aldeidi, Neroli, Ylang-Ylang, Sandalo
Dune (Christian Dior) - 1991 - Ambrati floreali legnosi - (Jean Louis Sieuzac)
Aldeidi, Mandarino, Arancio, Bergamotto, Legno di Rosa, Giglio, Gelsomino, Ylang-Ylang, Rosa, Violaciocca, Peonia, Ginestra selvatica, Lichene, Ambra, Legno di Sandalo, Patchouli, Muschio, Benzonino, Vaniglia, Muschio di Quercia

Profumi esperidati, profumi floreali e profumi orientali

Quando andavo dalla Nonna mi spruzzavo con la sua "O" di Lancome e lei ogni tanto mi regalava la Colonia di Jean Maria Farina o la Kolnisch Wasser, rinfrescanti ma per me non erano veri profumi. Ho annusato Macassar (per via del nome) Egoiste (per la pubblicità con la musica di Prokofiev che io amavo) ma i profumi cosiddetti maschili non hanno mai fatto per me. Ho comprato Cristalle di Chanel così Avant-Garde, l'Eau d'Issey (il primo ozonato, ora se proprio dovessi scegliere preferirei Escape di Calvin Klein), Allure di Chanel preso ad Avignone con il suo libricino. E' rimasto il libricino, il profumo non lo sopporto più. Dalla Nonna, quella di "O", un giorno fece la sua comparsa sulla credenza una bottiglia strana e misteriosa. Racchiusa in un guscio amaranto, ornata da una nappa di seta nera. Opium. Un liquore opulento. Il Desiderio.

Mi arrivò in regalo J'ai Osè di Guy Laroche. Simile ma non lui.




A distanza di tempo comprai anche Opium, in una dignitosa confezione cilindrica metallica. E ho provato Youth Dew di Estée Lauder, quello vero non la schifezza uscita qualche tempo fa. Aveva ragione Estée: sono quasi uguali e Youth Dew è molto più buono ma Opium era Bello!
Semplicemente, 20 anni dopo Yves Saint Laurent ha sfruttato il mediatico come non era mai stato fatto prima, e poi il nome, la confezione, le foto... tutto ha contribuito a renderlo immortale. Come dire se hai della materia prima eccellente, devi fare anche uno sforzo in più, venderla bene.

A proposito di Youth Dew mi è capitata una cosa buffa. Avendo letto che la prima versione non era un profumo ma un'olio da bagno, l'estate scorsa l'ho cercato in alcune profumerie. Alle commesse sbigottite dalla mia richiesta raccontavo la storia di Estée Lauder che volendo lanciare un profumo completamente diverso da quelli in auge all'epoca negli U.S.A. scelse la formula olio da bagno per non intimidire le clienti, erano gli anni '50. La concentrazione altissima e la diluizione in olio contribuivano a renderlo molto persistente e fu un trionfo. Nelle profumerie non avevano mai sentito parlare dell'olio, c'era solo il profumo. A Gennaio di quest'anno, passo in profumeria a provare Youth Dew Amber Nude (la schifezza di cui sopra) e già che ci sono chiedo di spruzzarmi anche Youth Dew sull'altro braccio. Improvvisamente la commessa mi sciorina tutta la sua competenza sulla storia dell'olio da bagno e del profumo. Era la stessa commessa. Mi è quasi venuta una paresi a furia di tenere uno sguardo compito e interessato. Vabbè ho buttato un seme...

Cristalle (Chanel) - 1974 - Cipriato verde (Henri Robert)
Limone di Sicilia, Bergamotto, Legno di Rosa, Giacinto, Muschio di quercia, Vetiver
http://nowsmellthis.blogharbor.com/blog/_archives/2006/7/11/2035036.html
http://perfumesmellinthings.blogspot.com/2007/08/perfume-review-chanel-cristalle.html

L'Eau d'Issey - 1993 - Floreali marini - (Jacques Cavallier)
Peonia, Garofano, Giglio Bianco, Spezie, Frutti, Legni, Muschi, Fresia, Tuberosa, Fiori bianchi, Gelsomino acquatico, Iris

Allure (Chanel) - 1996 - Ambrati floreali legnosi - (Jacques Polge)
Mandarino, Cedro, Magnolia, Gelsomino, Ninfea, Caprifoglio


J'ai Osè (Guy Laroche) - 1977 - Ambrati floreali -Gelsomino, Camomilla, Ylang-Ylang, Mirto, Patchouli, Sandalo, Vetiver, Ambra, Spezie Orientali

Opium (Yves Saint Laurent) - 1977 - Semi ambrati floreali - (Jean Louis Sieuzac)
Benzoino del Siam, Vaniglia, Opoponax, Castoreo, Patchouli, Vetiver, Legno di Cedro, Sandalo delle Indie Orientali, Gelsomino, Rosa, Garofano, Mughetto, Prugne, Pepe, Chiodo di garofano, Coriandolo

Youth Dew (Estée Lauder) - 1953 - Orientale speziato - (Josephine Catapano)
Rosa, Giunchiglia,Lavanda, Gelsomino, Mughetto, Spezie, Muschio, Vetiver, Patchouli
http://nowsmellthis.blogharbor.com/blog/_archives/2007/11/8/3341892.html

Profumi evocativi

Di ritorno da Parigi mio padre mi portò, su mia richiesta, La Nuit di Paco Rabanne. Non sapevo com'era, ero solo esaltata dalla descrizione letta. Il flacone di vetro molato, il tappo dalla chiusura perfetta, (il profumo è resistito fino ad oggi!), avevo in mano un'oggetto di una fattura superiore. Aprendolo si sprigionò un profumo non riconducibile a niente che avevo sentito fino ad allora.

Al momento non ne fui pienamente entusiasta. Troppo maturo per me. L'ho riscoperto qualche mese fa. Al primo impatto si sentono le note amarognole e quelle pepate, che pizzicano nel naso, con un sottofondo fiorito dolce, ma dà il meglio di dopo circa due ore. Dai componenti si denotava una predilezione per le spezie stravaganti e per i frutti gourmand, tipici di profumi più moderni. Il risultato era comunque "classico". Sottilmente erotico.

Source perfumeshrine.blogspot.com

La Nuit (Paco Rabanne) - 1985 - Cipriati speziati -
Rosa Muschio di quercia, Patchouly, Ambra, Cuoio, Agrumi, Bergamotto, Mirto, Artemisia, Cardamomo, Bacche Rosse, Pesca, Susina, Pepe, Peperoncino, Frutti di Bosco, Muschio animale.

In Autunno presi KL di Karl Lagerfeld, mi incuriosiva per "un segno d'aria" motto della presentazione. Mi piacque subito. Talcato speziato e dolce allo stesso tempo. Precursore di quelli che sarebbero stati i profumi preferiti dei miei prossimi anni. Descrizione dei componenti tipica degli anni '80, Doppio Giro del Mondo Carpiato. Source www.fragrantica.com

KL (Karl Lagerfeld) - 1982 - Cipriati
Frutto della passiflora, Mandarino, Gelsomino d'Egitto, Stephanotis del Madagascar, Coriandolo del Guatemala, Rosa Bulgara, Pepe di Caienna, Cedro del Libano, Legno di Rosa del Brasile, Legno di Guaiaco, Labdano dell'Esterel, Patchouly di Singapore, Garofano del Madagascar, Sandalo delle Indie, Muschio Iugoslavo, Vetiver.

Che peccato però che le bottiglie di vetro artistiche siano destinate solo alla gamma più alta del profumo. Acquisire un profumo dovrebbe essere un'esperienza polisensoriale. Olfattiva certo, ma anche visiva per l'oggetto di design che si sta portando a casa, e tattile. Esplorare le pieghe di vetro o l'assoluta compattezza di una linea senza fronzoli, gli spigoli di certi tappi che ricordano le sfaccettature delle pietre preziose, la differenza tra il vetro molato o satinato, e ad occhi chiusi sentire il freddo del contenuto, capire dove finisce il liquido e dove inizia il temuto vuoto.

L'ultimo profumo evocativo è Fidji di Guy Laroche. Non l'ho mai sentito, ma l'immagine che lo pubblicizzava mi faceva sognare terre lontane, libertà selvaggia. E il flacone con la stringa di cuoio a trattenere il tappo... che meraviglia!Fidji (Guy Laroche) - 1966 - Floreale (Josephine Catapano)
Galbano, Giacinto, Limone, Ylang-Ylang, Rosa Bulgara, Garofano, Gelsomino, Tuberosa, Iris, Spezie, Ambra Grigia, Balsamo, Muschio, Patchouly, Legno di Sandalo.