domenica 27 luglio 2008

La Corazza

dal quaderno nov 2004 - dic 2005

Venerdì 19 Novembre 2004 - Con M. parlato della corazza che sento di avere addosso da qualche mese. La Corazza è una difesa. Dalla troppa sensibilità. Secondo lei dovrei trovare il modo di scaricare perché ascoltando gli altri assorbo e introietto anche le problematiche altrui (per non affrontare la mia...) Forse la Corazza, dura fuori, dentro è imbottita di adipe che non mi permette di respirare (scambio d'aria/comunicare con l'esterno) e di piegarmi (non cedere). Corazza: difesa, dura, da combattimento, fuori. Adipe: protezione, materia molle ma compatta, dentro. La bontà come peso e impedimento (ad evolversi prendendo atto che esistono problemi personali da affrontare).

Mi ero dipinta le unghie di rosso, M. che le ha notate, dice che servono per far capire a qualcuno che ha invaso il mio territorio, dicono "NON T'ALLARGARE, TORNA A CUCCIA".


La soluzione che avevo trovato era perfettamente consona al mio archetipo allora dominante. Athena. Solo intelletto, niente fisicità.

Di quel periodo ricordo che sognavo di avere indosso una corazza e che quella sensazione mi accompagnava anche da sveglia. Costretta dentro, a malapena riuscivo a respirare. E non riuscivo a piegarmi. La Corazza partiva subito sotto il collo e arrivava fino all'inguine. Mi impediva anche i movimenti più semplici. Ma era la mia Corazza. Dentro di essa potevo affrontare il mondo senza timore di rimare ferita al cuore.
Ovviamente non è possibile vivere indossando sempre la Corazza, come facevo io, e così il mio corpo, guidato dall'incoscio, si è ferito in aree al di fuori della Corazza.

Un cedimento delle ginocchia ed ecco che nel giugno del 2004 cado dalle scale (si anche quella volta...) procurandomi una distrazione del mignolo della mano sinistra. Le ginocchia (il presente) la mano (la possibilità di agire, di modificare le cose). Il messaggio era chiaro: visto che non stai facendo niente, oggi, per risolvere il problema, (Io Inconscio) ti faccio vedere cosa vuol dire non avere più la capacità di prendere in mano la situazione. Pensaci.

Circa un mese dopo (e 10 kilogrammi in meno) annoto sul mio quaderno:
Mi sento come se fossi La Maestra di Ginnastica. Cammino molleggiata e sono in forma. Emano fisicità e mi accorgo che anche gli altri la percepiscono. Mi brillano gli occhi.

Avevo eliminato la Corazza ma non ero pronta ad affrontare l'effetto che facevo senza.

La Corazza è stata il preludio al Corpone.

Evidentemente ho qualche difficoltà a capire subito il messaggio.

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