sabato 27 settembre 2008

So - Carrement belle & Philosykos - Diptyque


"So" è stato il primo acquisto che ho fatto in quella che è diventata la mia profumeria di fiducia.
L'ho comprato insieme a Philosykos di Diptyque e per me sono indossolubilmente legati. Ero entrata per curiosare e Tiziana, la gentilissima proprietaria, mi ha accontentato. Spruzzava sulle mouillettes i profumi che mi ispiravano dal nome e ne annusava con me l'evoluzione, poi con una competenza invidiabile mi spiegava la storia del profumo o l'idea che ne stava alla base. Insieme abbiamo individuato gli ingredienti, o meglio lei li sapeva io li scoprivo al momento. E ogni volta che vado lì, la magia si ripete. E' stato così che ho visto Philosykos del quale mi ricordavo di aver letto anni prima su un libro che parlava di abbigliamento. Mi era rimasto impresso perchè il fico è uno dei miei frutti preferiti e il profumo dell'albero di fico mi ricordava estati lontane nel tempo, sole e felicità, mare e spensieratezza. Quando l'ho annusato, prima sulla carta poi su di me, ho capito che poteva entrare nella cerchia dei "miei" profumi. Quelli che in qualche modo mi identificano, che rivelano una delle mie sfaccettature. Philosykos è un profumo compatto e cremoso. Non ha niente della dolcezza del frutto, è il verde dell'albero ad essere protagonista, e il calore del sole che ne scalda le foglie. E' come essere arrampicati, sotto l'ombra di un albero di fico con il sole che dardeggia tra le foglie trilobate. Poco lontano il mare gioca con uno specchietto, ma è un gioco silenzioso perchè tutt'intorno è solo rumoreggiare di cicale.

Philosykos - (Diptyque) 1996 - Verde - (Olivia Giacobetti)
Foglie di fico, Legno di fico, Legno di cedro bianco

Poi Tiziana mi ha fatto annusare So e dalle estati della mia infanzia, mi sono ritrovata di colpo in inverno, alla scuola di danza classica. So è il profumo della mia maestra di danza, Armida, che aveva ballato alla Scala, che ci raccontava di quando erano andate in tourneé in Russia e in Egitto, lei e sua sorella, tutte e due ballerine. Dalla Russia aveva appreso la disciplina nell'insegnamento, dall'Egitto aveva portato a casa un occhio di Ibis, trasformato in gioiello, che portava come pendente attaccato ad una catena d'oro. Eretta come solo le ballerine sanno stare, calzava stivali alti di pelle nera e camminava tra noi bambine correggendo con un bastone sederi sporgenti e gambe piegate. L'occhio di Ibis sobbalzava leggermente sul petto e ti fissava, insieme ai suoi occhi quando chinandosi sistemava la postura scorretta di un arto o di una schiena. E proprio in quel momento di vicinanza sentivo il suo profumo. Un profumo che parlava di viaggi in paesi lontani, di teatri, di tutù e scarpette da punta. Di musica classica e di danza. Di arte, di cultura.

Ancora adesso mi basta metterli per rivivere fortemente queste emozioni. Certe volte, allora, stò sull'albero di fico, nascosta al mondo e certe volte divento la maestra di danza classica, altera e misteriosa. So (Carrement Belle) - (Chypre) (Frank Jammes)
spezie, fava tonka, patchouli, vaniglia, muschio, ambra

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