martedì 21 ottobre 2008

Sansone e Dalila

Martedì 21 Ottobre 2008 - Ho sognato di essere nella casa della mia nonna materna. Li c'è Carlo, gli taglio i capelli. Assaporo la sensazione tattile di passare le dita tra le ciocche, con le dita aperte come raggi, parto dalla nuca e risalgo lentamente fino alla sommità della testa, poi ricomincio di nuovo dal basso. Ho la consapevolezza che qualcuno non è molto contento di questo fatto, forse sua mamma, ma non mi importa. Mi importa solo che lo rivedrò ancora tra un mese per tagliargli i capelli e forse fare l'amore.

La Nonna Onirica rappresenta un momento di tenerezza, protezione affettiva. Nella casa della Nonna sono da sola. Lei non c'è. Non c'è tenerezza né senso di essere protetta.

Essere un parrucchiere o pettinare qualcuno in sogno significa che si aiuterà qualcuno a ritrovare l'armonia, a liberarsi dalla confusione. Ma io taglio i capelli.

Carlo rappresenta il lato maschile adulto a cui tendo. E' l'Ingegnere, quello che dovrei essere io in forma di maschio.

Tagliarsi i capelli in sogno indica una rinuncia volontaria all'amore.

La Madre è la capacità di amare sana o malata. E' la sensibilità inconscia, l'istinto, la spinta a una presa di posizione, a un comportamento. La Madre di Carlo, la mia Madre Onirica, dissente, non è contenta di quello che sto facendo.

Come Dalila sto tagliando i capelli al me Sansone, e con essi la forza. Nell'altalenare della speranza di un amore incerto, proseguo in questo comportamento autodistruttivo.

Aspetto in una casa senza tenerezza, l'elemosina di un po' di affetto. E per riuscirci rinuncio alla ricerca dell'amore. Rinuncio all'azione e rimango passiva.

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