venerdì 28 novembre 2008

Il Cane sulla pancia

Martedì 25 Novembre 2008 - Sono su una spiaggia, sento il calore del sole sulle gambe. Sulla pancia mi sta seduto un cane fulvo. Guarda a destra, le orecchie puntate verso un uomo che arriva facendo jogging. Il cane salta via dalla pancia e io mi sveglio.

Questo è un sogno "funzionale". Ero in ufficio, nella pausa pranzo, e non avevo digerito bene, così mi sono messa uno scialle, a disegni cachemire nero e marrone, a mo' di copertina e, seduta attaccata al calorifero, mi sono addormentata. Il calorifero mi scaldava le gambe, il sole, e il cane, un cocker/setter del colore dei disegni sullo scialle, il peso sullo stomaco.
Dell'uomo che arriva correndo per il momento non voglio saperne niente. E neanche del perchè la mia cockerina/setter mi si è tolta dallo stomaco per corrergli incontro.
Non c'è l'ho neanche un cane. Una volta mi hanno detto che assomigliavo a una cockerina... e comunque se dovessi avere un cane sceglierei proprio o un cocker o un setter. Femmina.

sabato 22 novembre 2008

Lucia e il Sogno

Questo sogno l'ho fatto il mattino dopo aver trascorso una giornata particolare, nella quale ho conosciuto Lucia, che ha visto oltre la carne di cui sono fatta.

Giovedì 13 Novembre 2008 - Sto guidando la mia macchina. Sono ferma ad un semaforo, è rosso. Dal marciapiede si avvicina alla mia macchina un bambino di circa 7 anni. Il giovane che lo accompagna rimane con l'altro bambino più piccolo dentro il passeggino, si dirigono verso un ponte. Ogni tanto si volta per guardare ma non fa nulla per richiamare il bambino che sta osservando l'interno della mia macchina dal finestrino. Il bambino apre la portiera e sale. In silenzio continua a guardare con curiosità. Io penso che quando scatterà il verde gli dirò di scendere dalla macchina in movimento perché devo andare al lavoro. Il semaforo diventa verde. Vorrei aprire la portiera per farlo saltare giù, poi decido di oltrepassare il semaforo e svoltare nel parcheggio. Vedo il giovane con il bambino nel passeggino che sta oltrepassando il ponte, si gira un'ultima volta e poi prosegue. Il bambino non fa cenno di voler scendere, chiudo le sicure delle portiere e inizio a guidare. Mi sveglio. John Everett Millais "Ophelia"
Una parte di me ha smesso di vivere 24 anni fa. Da quel momento mi sono lasciata vivere, reagendo invece di agire. Mio padre e mio fratello hanno continuato, hanno camminato sul ponte che porta sull'altra riva. Io sono rimasta ferma al semaforo della vita, con la mente occupata solo dal concetto di dovere. Troppo piccola per comprendere la perdita della madre, già grande per capire che dovevo sostituirla.

Dopo tutto questo tempo non sono più abituata alla presenza di questo bambino. Egli è maschio perché rappresenta l'agire. Quello che io ho lasciato perdere per così tanto tempo. Mettersi in gioco e scegliere.

Egli ha 7 anni, gli anni che sono trascorsi da quando ho iniziato il viaggio alla scoperta di come sono e perché sono così.

Il compito che mi ha dato Lucia è partorire il bambino che mi porto dentro. Un bambino fatto di grasso. Quel bambino sono io.

7 giorni dopo il dottore mi dirà le stesse identiche cose. (Me le dice da un anno ma ero chiusa dentro la corazza).

Entrambi hanno l'età per poter essere miei genitori. Dopo 24 anni di interruzione ho ricevuto da Lucia l'ultima lezione che una madre deve dare, quella che mi mancava per diventare donna e non essere più figlia, aprirmi alle emozioni e viverle. Esprimermi, volere e scegliere. Ricevere.

Dopo 24 anni di interruzione e chiusura in me sto imparando dal dottore che devo armarmi, lottare per cambiare, diventare indipendente. Esprimermi, volere e scegliere. Agire.

venerdì 21 novembre 2008

Bolero

Domenica 9 Novembre 2008 - Suono il pianoforte. La mano destra è agilissima sui tasti, produce una melodia dai suoni argentini e ripetitivi, ad ogni giro esercita un cambiamento. E' una musica ossessiva e rasserenante insieme. Liberatoria.

giovedì 20 novembre 2008

La Quarta Pietra, il Quarto Bacio

Sabato 8 Novembre 2008 – (II sogno) Sono ancora in bicicletta. Sono ancora al mercato. Come prima, per girare tra le bancarelle, tengo la bicicletta a mano. Improvvisamente faccio parte di un gruppo di amici, siamo diretti verso un luogo preciso, ma non so qual è.

Mi stacco dal gruppo per entrare in una tenda dove sono esposte pietre e monili d’argento.
La mia curiosità è stata attratta da pietre particolari di cui ho sentito parlare perché hanno poteri dimostrati scientificamente. Osservo i gioielli fatti con queste pietre, verde beige chiarissimo, sono molto costosi. Si avvicina la proprietaria e mi dice che se voglio posso acquistare anche la pietra da sola e mentre lo dice, smonta un bracciale composto da quattro pietre di grandezze diverse. Poi prende il mio braccialetto e lo disfa, mette le perline nere da un lato e le pietre gialle dall’altro, vorrei recuperarle ma sono in una posizione inaccessibile. Vengo distratta dalla sua proposta di provare le pietre del bracciale che ha smontato. Tira fuori uno specchio e lo appende a mio favore, poi comincia a chiudere le tende delle vetrine. Ci sta chiudendo dentro nel negozio e sono un po’ dubbiosa sulle sue intenzioni. Le pietre, nella semioscurità che si è creata, emanano una luce azzurrina. E’ la radioattività che proviene dall’interno della pietra. Ne provo una rettangolare, ha dei filamenti di metallo che la attraversano diagonalmente, poi provo la seconda, la metto al collo, è piccola e quasi trasparente, ha delle bolle d’acqua dentro che si muovono. La terza è gialla e sembra un pezzo di ambra, penso che la gente non capirebbe la differenza e la metto da parte. La proprietaria mi porge la quarta pietra. Ha una forma irregolare, levigata e polposa al centro, si sviluppa verso l’esterno, solo da un lato, con piccole gocce pietrificate che formano un ventaglio frastagliato. Ci sono due buchi, quasi allineati, da un lato e dall’altro della parte globosa. Potrei farci passare un cordoncino, ma non riesco a vedere se i buchi sono comunicanti. Prendo un filo di ferro con il quale stava trafficando la proprietaria, c'è una piccola crepa e penso che potrei rompere la pietra e poso il filo di ferro. Ora ho in mano una pietra rettangolare. E’ multicolore, a strati, sono quasi tentata di prendere questa ma mi accorgo che gli strati si stanno scollando. Poso la pietra e penso che la padrona del negozio vuole imbrogliarmi. Le chiedo il prezzo della quarta pietra, quella a ventaglio globoso. Mi dice 100 euro e io rispondo che è impossibile perché il bracciale del quale faceva parte con le altre tre pietre costava 40 euro. Entra gente nel negozio, acquistano cioccolatini a forma di peperoncino. La proprietaria mi fa accostare da un lato e mi fa segno di aspettare un attimo. Quando torna si siede di fronte a me, in un angolino, e mi dice “ok, quanti baci mi daresti, da uno a tre, per la pietra?” La guardo, le guardo la bocca. Ha labbra sottili, con un velo di gloss color mattone, denti piccoli, bianchi, perfetti. Un viso minuto con il mento appuntito, come quello di un elfo. I capelli ramati corti e la pelle sottile e leggermente abbronzata è cosparsa di piccole efelidi. Le rispondo “Tre”, mi chino su di lei e la bacio sulla bocca. Ha labbra morbide e asciutte, calde. Le infilo la lingua e la picchietto contro la sua, le suggo le labbra e finisco strofinando il naso contro il suo. Lei ricomincia a baciarmi e capisco che quello valeva per uno. E’ un bacio più appassionato, il mio seno premuto contro di lei. Il terzo bacio è casto, sulle labbra, delicato, come un appoggiarsi di ali di farfalla. Allora decido di dargliene un quarto. E’ simile al primo, ma dentro di me si risvegliano forze sopite. Mentre la bacio provo un orgasmo, le prendo la testa con le mani e le accarezzo i capelli, non sono più corti, ma lunghi come i miei. Sono i miei capelli. Mi sveglio sentendo dentro di me i movimenti finali di quello che ho appena provato.

Nel sogno la pietra ha un nome misto composto dal nome di due pietre: Rodocrosite e Apofillite.
La Rodocrosite promuove un’attitudine ottimistica per la vita. Fa in modo che si sviluppi un amore incondizionato, in grado di estendersi verso ogni cosa. Stimola l’espressione dei sentimenti. La Rodocrosite però è rosa. Quella che io vedo nel sogno è l’Apofillite.

Di colore bianco, giallastro, verde-blu, l’Apofillite viene chiamata anche Occhio di Pesce, per la sua lucentezza madreperlacea. Favorisce la calma, la tranquillità e la sincerità. Aiuta a presentarsi senza maschere, falsi pudori e falsi complessi di colpa. Allevia la paura, il senso di oppressione e il senso di insicurezza. Libera i sentimenti repressi, rendendo padroni di se stessi. Essa rappresenta un raggio di luce nei momenti di crisi, perché aiuta a superare la dipendenza e gli schemi di pensiero che ci tengono prigionieri.

Le pietre sono io, cosi come sono io la Proprietaria delle pietre.

Le quattro pietre sono le quattro fasi che ho attraversato e sto attraversando, prigioniera da legami/corazza, la fase dell'acqua, incompresa perchè diversa ma all'apparenza uguale a qualcosa di già conosciuto e l'ultima fase di centro e ramificazione verso l'esterno. Io sono li/qui, adesso. Adesso ho appena cercato di rimettermi la corazza, per paura, di infilzarmi con un filo di ferro per richiudermi ancora dentro. Ma ho capito che questo potrebbe spezzarmi. Per un momento ho avuto la tentazione di accontentarmi di una pietra falsa, un'agglomerato improbabile tenuto insieme da una colla scadente.

La Proprietaria mi toglie il bracciale (simbolo di schiavitù) di colore nero e giallo ( i colori della paura e del rimuginare) e mi fa specchiare con addosso le pietre di un bracciale che ha disfatto apposta per me. Mi ha liberato.

Ha creato il buio intorno a noi per farmi comprendere meglio la luce che la pietra, io, posso emanare. (E questo mi spaventa). Lo Specchio è la visione di come sono stata, di come sono e di come potrei essere.

Il valore della Quarta Pietra è molto più alto da sola che in gruppo con le altre. Perchè il cambiamento che non viene portato fino in fondo non ha valore. E' la trasformazione quella che conta. La Trasformazione è una pietra dalla forma femminile, tattile. E' una mammella ed è anche una coscienza in espansione. E' un ventre, ed è un cuore trafitto. E' fragile perchè ha una crepa, proprio lì, vicino ai due buchi che la trafiggono.

La Proprietaria delle pietre mi lascia tranquilla a contemplare la visione futura di me, si occupa lei di chi è venuto per acquistare solo conforto rapido e sesso (cioccolatini/peperoncini).

Quando torna si mette in un'angolino della mia mente e mi comunica che il prezzo della trasformazione è l'amore, quanto sono disposta a donarne e a chi. E' un impegno con me stessa, quanto sono disposta ad amarmi da 1 a 3 ? 4

Il bacio è il suggello di questo impegno.

Il primo bacio è un bacio nutrimento, come quello che si riceve da una madre, il secondo è un bacio di passione intensa, di femminilità esplosiva, il terzo bacio rappresenta il romanticismo e l'amore sentimentale, il quarto bacio è la comprensione attraverso l'istinto, l'abolizione della mente razionale, l'unione di ciò che normalmente è scisso. Di quale tipo di amore ho bisogno? Di tutti e quattro.

mercoledì 19 novembre 2008

Una Stanza Tutta per Sé

Avevo una stanza solo mia dove poter riflettere e scrivere. Un essere chiamato Virtob ne ha preso le chiavi e si è chiuso dentro. Lasciandomi fuori. Con l’orecchio appoggiato alla porta l’ho sentito distruggere silenziosamente il lavoro di un anno.
Con la capacità di ripresa che mi contraddistingue mi sono rialzata e ho cercato di attirarlo fuori dalla mia stanza. Tre volte ho raso al suolo e ricostruito con certosina pazienza l’edificio di sogni, desideri, stupori che era solo mio. Per scoprire che era ancora nascosto nelle fondamenta.
Per un momento ho pensato che fosse un segno del destino. Un destino diverso da quello che avevo pensato di avere. Un destino nel quale esprimere me stessa non era previsto.
Credo che il destino si preannunci con dei segnali, ma poi sta a noi accettarlo o cambiarlo.
Io credo nella volontà di cambiamento e nella sperimentazione.

Grazie Giuliano, per avermi aiutato a sconfiggere Virtob e a rientrare nella stanza.

Contattare il Maestro

Lunedi 17 Novembre 2008 - Visto che il Maestro non si fa più vedere nei sogni, ho provato a richiamarne l'insegnamento con un altro metodo. Quello che mi preme sapere da lui è come Unire il Corpo e la Mente.

Apro direttamente il libro*, per due volte compare il Matto.
Questo è il suo messaggio:

"Lo sai che in qualunque momento si può verificare un cambiamento di coscienza, lo sai che all'improvviso puoi cambiare la percezione che hai di te stesso? A volte si crede che agire significhi avere successo rispetto a qualcun altro. Errore! Se vuoi agire nel mondo, devi far esplodere la percezione dell'io che ti è stata imposta, appiccicata addosso fin dall'infanzia, e che si rifiuta di cambiare. Devi ampliare i tuoi limiti all'infinito, senza posa. Devi entrare in trance. Lasciati possedere da uno spirito più forte del tuo, da un'energia impersonale. Non si tratta di perdere la coscienza, ma di lasciar parlare la follia originale, sacra, che sta dentro di te. Smetti di essere il testimone di te stesso, smettila di osservarti, sii attore allo stato puro, un'entità in azione. La tua memoria smetterà di registrare i fatti, le parole e i gesti che hai compiuto. Perderai la nozione del tempo. Fino a ora hai vissuto sull'isola della ragione trascurando le altre forze vive, le altre energie. Il paesaggio si allarga. Unisciti all'oceano dell'inconscio. Allora sperimenterai uno stato di supercoscienza in cui non esistono fallimenti né incidenti. Non hai una concezione dello spazio, diventi spazio. Non hai una concezione del tempo: sei il fenomeno che arriva. In questo stato di presenza estrema, ogni gesto, ogni azione sono perfetti. Non puoi sbagliarti, non esistono un piano né un'intenzione. Esiste soltanto l'azione pura nell'eterno presente. Non temere di liberare l'istinto, per quanto primitivo possa essere. Superare la razionalità non significa rinnegare la forza mentale: mantieniti aperto alla poesia dell'intuizione, ai fulgori della telepatia, a voci che non ti appartengono, a una parola che proviene da altre dimensioni. Vedi come si uniscono all'estensione infinita dei tuoi sentimenti, all'inesauribile forza creatrice che ti viene conferita dall'energia sessuale. Vivi il tuo corpo non tanto come un concetto del passato, quanto come la realtà soggettiva e vibrante del presente. Vedrai che il tuo corpo cesserà di sentirsi dominato da concetti razionali e si lascerà muovere da forze che appartengono ad altre dimensioni, dalla realtà nella sua interezza. Un animale in gabbia compie movimenti che sono paragonabili alla percezione razionale. Il movimento di un animale libero nella foresta è paragonabile alla trance. L'animale in gabbia deve essere alimentato a ore fisse. Per agire, la razionalità deve ricevere le parole. L'animale selvatico si nutre da solo e non sbaglia mai cibo. L'essere in trance non agisce mosso da quello che ha imparato, ma da quello che è."

Alla terza apertura ecco la Forza:

"Il messaggio della Forza è chiarissimo: il lavoro della coscienza passa innanzitutto attraverso il rapporto con le forze istintive."

Adesso so cosa devo fare. Ritornare dal dottore, attingere alla forza depositata nel profondo di ognuno di noi e consegnare una missiva che mi porto dietro da un mese.

*La Via dei Tarocchi - Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa (Feltrinelli)

lunedì 10 novembre 2008

In bicicletta tra Hanoi e Bologna

Chiodi, chiodi, ancora chiodi. Sarà perché qui non si batte chiodo?
Il Chiodo indica un forte legame interpersonale o la coesione interna della personalità.
Sabato 8 Novembre 2008 - (I sogno) Sono in bicicletta ad Hanoi, giro per le vie della città in direzione periferia. Passo tra camion parcheggiati con il motore acceso e marciapiedi imbrattati di resti animali. Arrivo in campagna, un'unica strada dritta in mezzo alle risaie, traffico e capanne di legno ogni tanto. Mi guardo pedalare, sono in costume da bagno intero nero, molto scollato sia davanti che dietro, pantaloncini corti che non coprono il fatto che mi si veda l'inizio del sedere, camicia hippie bianca e morbida che svolazza nel vento. Ho le gambe abbronzate e snelle, le mani con anelli d'argento alle dita, i capelli lunghi, un cappello di paglia tipo cow-boy. Pedalo bene e sono bella. Arrivo ad un mercato. Mi ricordo di averlo già visto, non so se in sogno o veramente. E' Bologna. Cerco una certa bancherella di gioielli etnici, è d'angolo e come l'altra volta non arrivo a vedere la merce esposta, perché la tengono in alto. Chiedo se mi danno una sedia (come l'altra volta) per salirci sopra e riuscire a vedere gli anelli, indico il punto preciso dove sono gli espositori di velluto nero che mi interessano. La figlia della signora che mi aveva servito l'altra volta mi dà una scatola mezza sfondata, la prendo già sapendo che non basterà. Chiedo la sedia di nuovo e allora lei mi abbassa i due espositori di velluto. Nel primo ci sono anelli etnici classici, ne guardo uno fatto con perline di turchese infilate su barrette e collegate all'anello come staffe. Poi guardo nell'altro espositore. Li ci sono anche le creazioni della figlia. Alcuni anelli hanno forme di animali che sorreggono una pietra, riconosco un'orsa. Le pietre sono sempre di colore verde beige chiarissimo. Vedo un anello in argento a forma di stella a quattro punte, come l'arma dei guerrieri ninja che si lancia e ruota velocissima in aria, se trova il bersaglio si conficca se no torna indietro come un boomerang. Appoggio i miei sassi che mi porto sempre dietro e lo provo. Poi la mia attenzione è attratta da una fedina d'argento dalla quale spunta una protuberanza a forma di chiodo. La testa del chiodo è di forma quadrata stondata, è incava, grande come una moneta e ha una pietra di colore cangiante tra il verde chiaro e l'avorio, incavata anche essa. Lo provo. Mi svegliano.

La Bicicletta consente di andare avanti, simboleggia il progredire nella vita e può riferirsi a propositi, programmi e obiettivi concreti o all'evoluzione personale. Segnala uno sviluppo lento e graduale, e che si dovrà confidare solo nelle proprie forze e capacità. Presagisce una maturità consapevole nell'affermazione della personalità e un buon equilibrio. Quando compare in sogno evidenzia che si rende necessaria una certa autonomia per manovrare la propria vita e le lotte che la contraddistinguono, tenendo conto delle forze che si oppongono dentro ognuno di noi. Circolare in sella ad una bicicletta indica forza e armonia interiore. Inforcare una bicicletta assume il significato di una avventura sessuale passeggera.

L'Anello indica un attaccamento, un legame che sarà eterno e che causerà proprio per questo, una dipendenza. D'argento apporterà meno gioia e dipendenza nella segretezza o nell'anticonvenzionalità.

La Figlia della Proprietaria è quella parte giovane di me che si sente un po' tradita dal mio comportamento. Non è disposta a rendermi la vita facile all'inizio. E infatti mi da una scatola rotta e che comunque non servirebbe alla bisogna. Poi improvvisamente decide di aiutarmi. Forse perché dimostro di sapere cosa voglio e di sapere dove posso trovarlo. Glielo indico. Allora diventa disponibile, e mi mostra le sue creazioni. Io sono la Figlia. La Madre non c'è più. Come la mia. La Figlia crea degli anelli. Il Primo Anello che guardo è composta da un'Orsa d'Argento che regge una pietra preziosa verde avorio.

L'Orso rappresenta la forza impetuosa, ed è uno degli aspetti pericolosi della vita inconscia. E' la sensibilità mostruosa, terrificante, distruttiva e carnivora. Rappresenta la forza crudele e aggressiva. Manca di controllo e dimora dentro di noi a differenti livelli.

Ma la mia è un'Orsa. Io so che l'Orsa è una Madre amorevole, pronta ad uccidere per difendere i suoi piccoli. E' il simbolo di Artemide, la dea della Caccia e della Luna. Una dea vergine.

Proprio in questi giorni ho pensato alla figura materna, come l'unica persona realmente e accoratamente interessata a noi. L'unica che vuole sapere davvero cosa ci frulla in testa ed è disposta a spendere tempo, energia e amore nel conoscerci. Ecco che allora nel mio sogno l'Orsa, che è una creazione della figlia (e io sono una figlia) regge una pietra di colore verde chiaro. Come la Pietra sopra la testa del chiodo. Una pietra che tornerà prepotente nel sogno a seguire. Perché in questo mi hanno svegliato e quindi non ha potuto lasciare il suo messaggio.

Lasciare sassi per prendere pietre preziose.

I Sassi indicano ciò che non ha ancora assunto una forma in amore.

Io so solo che mi sembra strano portarsi dietro normalmente dei sassi. E che nel sogno li lascio per provare un anello da guerriero e un anello che simboleggia la coesione con se stessi.

Che avessi bisogno di un anello da guerriero ninja non me lo immaginavo. E' un'arma pericolosa però, perché se non centro il bersaglio potrebbe ritorcersi addosso a me. Come un boomerang. Nella realtà non penso che funzionino proprio così. Ma qui è il sogno.

Se hai rinunciato alla Corazza (e io l'ho fatto) allora devi essere armato. Altrimenti come ti difendi?

Che ho bisogno di unione dentro di me, lo so. La sensazione di essere scissa tra mente e corpo è la mia abituale situazione. Devo parlare con il Maestro. Questa è la sua materia.

venerdì 7 novembre 2008

La Cintura

Venerdì 7 Novembre 2008 - Sogno falli sotto la doccia. Sogno che devo stendere il bucato e non ci sta tutto sullo stendino, quindi lo voglio mettere sul calorifero. Guardo per terra e vedo la cintura di S. che ha la fibbia smontata: dei chiodi sono messi ognuno in un intreccio del tappeto, il chiodo, la staffa, la fibbia, separati uno dall'altro. Mi sveglio.

Il Tappeto è la rappresentazione della vita affettiva e sociale del sognatore.
In quanto accessorio la Cintura suggerisce di non essere vanitosi, superficiali e compiaciuti di sè, a volte indica una esagerata sete di potere o bisogni sessuali. Generalmente esprime la sensazione di essere limitati. Il contesto del sogno può essere più illuminante.

Nell'altro libro alla voce Cintura una spiegazione diversa, indica attaccamento, fedeltà e dà un'idea della complessità dell'unione.
Nel mio sogno, la cintura è smontata, i pezzi ordinatamente separati pronti per essere rimontati oppure no. E non è mia.
Sto analizzando un'unione nella mia vita affettiva.
Il Calorifero, lo dice la parola stessa, è Portatore di Calore.
Ho già sognato bucato steso, dietro il quale mi nascondevo (in Freestyle), qualcosa o qualcuno mi suggerisce il detto "lavare i panni sporchi in famiglia", ma io li stendo. E vorrei che asciugassero in fretta. Sono ad una fase successiva.

giovedì 6 novembre 2008

Mangio Cipolla Cruda

Giovedì 6 Novembre 2008 - Mangio cipolla rossa cruda. In ufficio mi preoccupo che chi mi viene vicino possa sentirne l'odore.

La Cipolla è simbolo di nuovo coraggio, speranza e buona salute. Tagliarla o mangiarla segnala un'esperienza dolorosa, ma che si supererà in fretta.

mercoledì 5 novembre 2008

Le Costellazioni Oniriche

Sono stata una Sirena, una Maestra Vecchia, la Fata Turchina, un Bambino, una Sconosciuta Esotica, una Bionda Assassinata, una Maestra di Danza, Cenerentola e la Fata Bionda

E sono stata anche un Maestro e Commesso, l'Osservatore Esterno, il Mio Primo Amore e un Ingegnere, un Giardiniere, mio Fratello

Ho fatto la Commessa di un negozio di Scarpe su un Altro Pianeta, La Gelataia, la Parrucchiera

Sono stata Balenottera, Gatta e Pescecane

Ho cambiato testa (dal parrucchiere onirico mi ha fatto la testa di Tutankamon) ho cambiato scarpe (con i tacchi, da flamenco, stivali a punta, ultimamente pinne) ho cercato di avere un cono gelato e mi hanno dato un nintendo pieno di gelato o un cono rotto e pasticciato.

Lo so cosa vuol dire. E' arrivato il momento di chiedere aiuto a qualcuno che possa capire, veramente.