sabato 30 ottobre 2010

Togliere il grasso


Sabato 30 ottobre 2010 - Sono nella cucina di una casa al mare, le finestre aperte fanno entrare odore di salsedine e sento il rumore della risacca. Sto preparando il bollito. Ho già messo sedano, carote e chiodi di garofano nell'acqua della pentola a pressione, ma ho deciso che proverò a cucinarlo normalmente, senza il coperchio che manda in pressione, voglio usare un coperchio normale. Mi siedo al tavolo, indosso un maglione a collo alto, il bordo inferiore è ripiegato per formare un marsupio, in questa culla dorme la mia gatta. Sta su da sola. Maneggio un coltello da cucina, sul tagliere davanti a me c'è un grosso pezzo di carne rossa, devo staccare la parte grassa. Dentro di me sento due voci, una che dice che è un peccato buttare il grasso perché solo quelli come noi apprezzano il sapore che dona al brodo e alla carne, la consistenza cedevole che offre ai denti quando lo si mangia... l'altra voce sostiene invece che tutto quel grasso è dannoso, che mangiarlo significa introiettare talmente tante calorie da non riuscire a bruciarle negli anni utili di una vita... Con colpi precisi e affilati separo il grasso dalla carne. Lo ripiego a fisarmonica e lo guardo attentamente, il grasso è una stoffa blu a disegni grafici bianchi e pois, tutta ricoperta di uno strato gelatinoso stabilizzato. So che la stoffa è blu perché è quella di un mio vestito, ma non si capisce il colore vero, perché il grasso gelatinoso lo altera e sembra un marrone strano. La mia gatta si è svegliata e osserva anche lei la scena immobile, mi domando perché non cerca di prendere la carne. Mi sveglio.

Il grasso che ci portiamo addosso, a volte altera la percezione che gli altri hanno di noi. Così come un bel vestito dai colori intensi, ricoperto da uno strato di gelatina, perde in brillantezza e non se ne capisce il vero colore. 
Il vestito del sogno è un vestito che io ho davvero, mi ci sento bene dentro, sensuale e trasgressiva, misteriosa e moderna... blu, nero, con disegni di spirali, anelli, bolle che si alternano a patchwork, una manica diversa dall'altra... è un vestito che amo molto e con il quale ho ricevuto parecchi complimenti... 
Ecco il mio inconscio l'ha usato come simbolo, io sono così come il vestito, mutevole e sfaccettata, ma con il comportamento che ho assunto in questo ultimo periodo sto ricoprendo la stoffa di cui sono fatta con una massa che la altera e distorce. Che non fa percepire fuori, agli altri, come sono davvero, il mio vero colore.

La Pentola è la donna, la pentola a pressione nei miei sogni, ormai lo so, sono io. 
L'Acqua simboleggia il regno delle emozioni.
La Carota nei sogni indica l'organo sessuale maschile. 
Il Sedano simboleggia l'eterna giovinezza.
La Carne rappresenta i bisogni materiali e fisici, anche sessuali. 
La Culla indica un apparente senso di protezione e sicurezza, ma avverte di essere prudenti e non dare troppa fiducia.
Il Coltello indica aggressività e una sessualità immatura.
Cucinare in sogno incoraggia a superare certe esperienze per liberarsi finalmente dall'oppressione che esercitano su di noi. Significa trasformare con la "cottura" le parti di cui siamo fatti e cambiare in meglio, rendendo più gustoso e digeribile ciò che in principio è materia rozza.
La Gatta è simbolo di sensualità e bisogno di tenerezza.
Il Chiodo indica una forte coesione interna, con la propria personalità.
Il Garofano simboleggia l'amicizia.
Il Vestito esprime bisogni, aspettative, qualità personali che si dovrebbero manifestare all'esterno più chiaramente.

Nella mia pentola, che non voglio tenere sotto pressione, ho messo emozioni, sesso, bisogni fisici, voglia di eterna giovinezza, amicizia e una maggiore coesione con me stessa.
Ho lasciato fuori il grasso, per cucinare un vestito che rispecchi fedelmente il fuori con il dentro. La mia immagine esteriore con quello che sento di essere dentro.

2 commenti:

Lux ha detto...

Scrivi molto bene. Mi piace il tuo blog. Grazie per avermi dato modo di conoscerti
Luciana

mk ha detto...

Ciao Lux, anche tu scrivi molto bene, la medicina tradizionale cinese, la riflessologia, la psicosomatica sono cose che mi interessano molto. E tu le sai spiegare molto efficacemente! Complimenti, mk.