venerdì 29 aprile 2011

Se non sei disposto a rischiare non saprai mai cosa la vita ha destinato per te.

Un anno fa ho deciso di incontrare una fan del mio blog, che voleva assolutamente conoscermi, ci eravamo scritte via e- mail e di lei avevo solo una foto.
Quando ho comunicato che sarei andata a Milano per raggiungerla e passare tutto il giorno con lei, la mia decisione ha suscitato perplessità, timore... "...e se è un pedofilo?" mi veniva posta questa domanda...
La sera prima di incontrarci ho mandato un sms alla mia "amica" mai vista ne sentita dicendole delle paure che avevo sollevato negli altri con il mio gesto sconsiderato, la sua risposta è stata "Se anche io fossi un pedofilo, TU non sei una bambina".
Domani (cioè stasera visto che sono già quasi le tre di notte) mi fionderò appena uscita da lavoro per incontrarla e cenare insieme, e sabato passerò tutto il giorno con lei. Stabiliremo ancora una volta un record di chiacchiere ininterrotte, un flusso di confidenze che ci ha accomunato e assorellato fin da subito.
E' l'affinità elettiva. Quella sintonia che si crea immediatamente solo con alcune persone. Anche a distanza.
Anche se non le hai mai viste prima.
La mia sconsideratezza, la decisione di seguire solo il mio istinto mi ha fatto conoscere una persona speciale. Speciale per Me. E io per Lei.
Due mesi fa ho seguito di nuovo l'impulso del mio istinto. Avrei potuto incontrare un serial killer e sparire nel nulla...
Il mio istinto mi diceva che sarebbe stato un incontro incredibile.
Incredibile perchè se dovessi raccontarlo nessuno ci crederebbe. Per me è stato Sconvolgente.
E' da questo incontro, dall'incontro con questa altra anima affine, speciale, tormentata e gioiosa, bellissima... solo da allora, che non sono più una bambina.

venerdì 15 aprile 2011

Emicrania classica

Da diversi studi statistici l'incidenza di questo tipo di emicrania risulta essere compresa tra l'uno e il due per cento della popolazione. Quello che definisce l'emicrania classica ( o emicrania oftalmica ) è la presenza di un caratteristico sintomo premonitore: l'aura. Con questo termine, per molto tempo, ci si è sempre riferiti a dei particolari segnali di un attacco epilettico, tanto che a molti "emicranici" venivano o vengono effettuati elettroencefalogrammi proprio per escludere la presenza dei fenomeni irritativi dati dall'epilessia. In realtà l'aura epilettica è diversa dall'aura emicranica, perché in quest'ultima l'insorgenza dei sintomi è lenta e graduale, non vi è perdita di coscienza e non ci sono segnali contemporanei o successivi di convulsioni.
L'aura nell'emicranico classico si presenta soprattutto come alterazione della vista: come lampi, opacità di una parte del campo visivo, flash scintillanti della durata di pochi minuti.
Altre alterazioni possono essere rumori uditivi, percezioni di odori sgradevoli, formicolii o senso di anestesia agli angoli della bocca o della lingua. Dopo questi disturbi una percentuale non definibile di persone soffre di un mal di testa del tutto simile a quello descritto nell'emicrania comune di durata però limitata ( circa 12 ore ) ma di maggiore intensità. Tuttavia non tutte le persone che presentano emicrania classica patiscono sempre di mal di testa: vi sono infatti casi in cui la manifestazione della malattia è distinta più dall'aura che dal dolore. In quest'ultima circostanza le alterazioni percettive possono comunque essere estremamente invalidanti, soprattutto dal punto di vista psicologico, per la loro imprevedibilità e variabilità temporale. Poiché è di frequente riscontro in chi soffre di mal testa la difficoltà nel proprio stile di vita di "abbandonarsi", di "lasciarsi andare", di "perdere la testa"... ecco allora che l'emicrania sembra rivelare simbolicamente una lotta interiore tra il mondo del capo, il mondo della ragione, con il mondo delle emozioni e degli istinti.
A sostegno di questa teoria starebbe il fatto che in molte occasioni la maggior parte degli emicranici è "sul chi vive", pensa molto e non ama la spensieratezza, ha uno stile corporeo di movimento e un linguaggio verbale tutto improntato al controllo di qualsiasi situazione. Infatti da studi sulla personalità queste persone sembrano non amare gli imprevisti e gli incontri inattesi, tendono a programmare tutto e spesso sono pronte a farsi carico di grandi responsabilità anche a discapito della loro serenità emotiva.

lunedì 4 aprile 2011

Al Telefono...

Giovedì 31 Marzo 2011 - Stanotte ti ho sognato: ero in giro con le mie amiche di ieri sera e sento il cellulare squillare, stiamo entrando in un bar, mentre cerco di prendere il telefono intanto che cammino, tu mi compari davanti, con il telefono vicino all'orecchio e mi fai segno di rispondere. Mi dirigo verso di te, e intanto parliamo. Mi prendi sotto il braccio e mi dirigi verso un tavolo d'angolo, lì ci sono già dei tuoi amici seduti. Mi infilo per sedermi dopo di te, sento irresistibile la voglia di baciarti, ti prendo per le spalle e ti do un bacio a stampo, rimani a bocca aperta ( un po' tutti ) perchè mi stavi presentando... ti guardo da vicino, hai i capelli diversi, sono dritti spaghetti e biondi quasi arancio, ma gli occhi, sono indimenticabili, sono i tuoi, morbidi, caldi, del colore indefinibile di un prato soleggiato. Incuranti di dove siamo iniziamo a baciarci, il brusio scompare chiudo gli occhi un attimo nel sogno, li riapro... sono sveglia.   

sabato 2 aprile 2011

Uscire, stare dentro.

Domenica 10 ottobre 2010 - Sono a casa mia ci sono tante persone, tra cui il Mago seduto in un angolo che osserva, e i miei familiari. Tutti stanno guardando un film in bianco e nero di Totò, io mi annoio e mi sdraio sul pavimento. Mio padre si lamenta che non vado a trovarlo e io gli ricordo quello che dice sempre, che per non trovarsi bisogna essere in due, poi me ne vado in camera per guardare delle fotografie. Ritorno in salotto, e inizio a piangere, lamentandomi al contempo che tutti guardano il  film invece di uscire, oggi che c'è il cielo azzurro e il sole. Me ne sto lì qualche minuto poi ad un certo punto prendo il coraggio e esco da sola. Penso che il primo gradino l'ho superato, poi incontri nuova gente, fai nuove amicizie, magari ti innamori... il Mago guarda con occhi spalancati e si rende conto che forse c'aveva azzeccato. Mi sveglio.