martedì 30 agosto 2011

Uno come Me

Rientro dalle vacanze, sulla scrivania dell'ufficio trovo un biglietto scritto da me. Spesso, tra la lista della spesa e gli appunti su idee e soggetti da scrivere, mi capita di scrivere desideri. L'appunto mi ricorda di scrivere qualcosa su Magdala e poi, sotto, un desiderio quasi inespresso...Uno come Me.

mercoledì 24 agosto 2011

Escher

Domenica 21 agosto 2011 - Sono in una tavola di Escher, i gradini sono frasi della chat. Le tue. Salgo e scendo dalle frasigradino. Mi guardo intorno, il mondo è capovolto, ciò che é dentro è fuori, ciò che non sembra é. Mi sveglio.


posted from Bloggeroid

lunedì 15 agosto 2011

Magdala - Laura Tonatto

Magdala è un progetto di Laura Tonatto per offrire dei profumi che rispettino i precetti della Aromacologia.
Ne sono venuti fuori quattro. Li ho annusati e qui riporto la mia modesta esperienza. Come sempre soggettiva e priva di valore scientifico.

PUREZZA - Fiori d'arancio e Lavanda
Purezza è il profumo delle spose, al primo impatto i fiori d'arancio, con la loro amara carnosità, invadono l'aria. Poi sottile e spigolosa subentra la lavanda. Pulita, quasi metallica. Sulla mia pelle, la lavanda prende un odore di fieno al sole, fiorellini secchi nei cassetti delle lenzuola candide, aria pulita.

CONCENTRAZIONE - Sandalo e Bergamotto
Questo profumo è l'essenza della mascolinità per me. Un profumo veramente di meditazione, dove il sandalo e il bergamotto si alternano e rivitalizzano continuamente. Me lo immagino su un uomo che ama vestirsi di lino bianco. Pelle abbronzata leggera, sorriso pigro.

ARMONIA - Rosa e Gelsomino
Spritz BAM! e sei preso per i capelli e depositato in un giardino inglese... petali di rosa stropicciati tra le dita, e ahhhhhhh il profumo inebriante, caldo, femminile del gelsomino di notte. Ma poi rimane la rosa.

ENERGIA - Vaniglia e Pompelmo
Energia è un profumo bifasico per la prima mezzora è sconcertante, il naso annusa frizzantezza e cremosità, amaro e dolcezza, in un continuo sovrapporsi. Come un rincorrersi per essere davanti. Il pompelmo è vitale, corposo, amaro e frizzante, dall'albeo spesso e morbido e questa ultima qualità lo lega alla vaniglia che è cremosa ma assolutamente non dolciaria. La vaniglia è burro, pastosa, aderente alla pelle. E poi il pompelmo rimane indietro con un unica nota amara, a fare da sfondo alla vaniglia che continua per ore ma secca e pungente, calda. Speziata a modo suo. Sai che è vaniglia ma lo sai con la pancia, perchè il cervello non riesce a collocarla in niente di domestico.

domenica 14 agosto 2011

Poivre Piquant - L'Artisan Parfumeur


Dopo la morbidezza estremamente femminile di Drole de Rose, avevo bisogno di una sferzata. Qualcosa che mi mettesse il pepe addosso...
Cosa meglio di una antica ricetta tratta dal Kama Sutra, il più famoso di tutti i trattati sanscriti sull'amore? Creata per la sposa prevede ingredienti dolci e ingredienti piccanti, zucchero e pepe, perchè così deve essere la donna.
Poivre Piquant ti brucia subito le narici con il suo pepe piccante e aromatico, lo senti salire e arrivare fino ai dotti lacrimali, questo dura un po' perchè non bisogna arrendersi subito, quando senti che stanno per prepararsi le lacrime subentra il latte. Il latte non ha un suo odore, ma in qualche modo percepisci la sua presenza per la morbidezza che apporta. Il pepe bianco diventa quasi cremoso e si fonde con la pelle. Uno sciogliersi dolceamaro di liquirizia nera, come a sentirlo sulla lingua. Un sentore lontanissimo di miele e zucchero, più una sensazione di dolcezza che il vero e proprio profumo di miele.
E il pepe che rimane bruciante, morbido e dolce sulla pelle, come l'impronta del bacio di un amante.



Poivre Piquant (L'Artisan Parfumeur) - 2002 - Speziato Orientale (Bertrand Duchaufour)
Miele, Pepe Bianco, Latte, Liquirizia

sabato 13 agosto 2011

Drôle de Rose - L'Artisan Parfumeur


Drôle de Rose è un profumo vintage trattato in maniera moderna. Ne esce una miscela esplosiva di donna donna, quella truccata, accessoriata e profumata. Ma dai morbidi capelli che si appoggiano in onde delicate sulle spalle e dai vestiti fruscianti che olezzano ad ogni piccolo movimento. Dalla pelle candida e morbida e tenera. Una donna da amare.
Spesso quando arriva la primavera mi viene voglia di un profumo che sappia di fiori e di femminilità. Spesso l'amore per quel profumo dura lo spazio di quel mese che attende il caldo. Quello vero. E poi svanisce. Non va più bene, perchè quando fa caldo le donne così spariscono. Non si sa dove vanno, forse in climi più miti per continuare ad indossare tacchi e gonne attillate, trucco impeccabile e guanti di camoscio.

Drôle de Rose (L'Artisan Parfumeur) - 1996 - Floreale (Olivia Giacobetti)
Fiori d'Arancio Africani, Anice Stellato, Iris, Rosa, Violette, Mandorla, Cuoio, Miele Bianco


venerdì 12 agosto 2011

Do Son - Diptyque


Do Son racconta la favola dell'infanzia di Yves Coueslant, un fondatore di Diptyque, in Vietnam. La pagoda nel porto di Haïphong, nel Nord Indocina, dove la madre riposava al riparo della calura umida tropicale. Do Son racconta di fiori bianchi a mazzi con petali grassi e umidi, la tuberosa, dal profumo stordente ed oppioide.
Eppure la tuberosa qui è resa fresca e verde e brillante come vetro. Do Son è un profumo freddo e bianco. Dalla sensualità trattenuta. Tutta l'integrità di un fiore non schiuso. La Tuberosa è appoggiata sul melange creato dagli altri ingredienti, come un bocciolo appoggiato su una candida pezza di lino.
Tutto avviene nell'ombra, e nella improvvisa folata fresca di un monsone.


Do Son (Diptyque) - 2005 - Floreale (Fabrice Pellegrin)
Foglie d'Arancio, Muschio, Rosa Canina, Tuberosa, Benzoino, Iris

giovedì 11 agosto 2011

L'Eau Trois - Diptyque

Sfaccettata e tagliente sono le parole che mi vengono in mente per descrivere L'Eau Trois di Diptyque.
Appena spruzzata ci sono le erbe, quelle che crescono tra i sassi bianchi sulle scogliere della grecia, un vaghissimo accenno di finocchio selvatico stropicciato e poi subito quel misto secco, aromatico, pungente che contraddistingue le erbe che riescono a crescere suggendo la poca acqua attraverso le spaccature della roccia. Poi si fa spazio fumosamente l'incenso, la mirra, spigolosa, metallica, con quel suo odore di legno tirato talmente a lucido da diventare duro come marmo. Un profumo di chiesa antica e fresca, buia e grigia, con lame di luce che provengono da non si sa dove a tagliare il pulviscolo. E' un profumo che sovverte tutti i meccanismi, offrendo una visione completamente diversa della realtà. Una visione interiore ma distaccata. Senza soggettività.

L'Eau Trois (Diptyque) - 1975 - Legnosa Speziata (Serge Kalouguine )
Mirra, Mirto, Origano, Cisto, Olibano, Pino Marittimo, Alloro, Timo, Rosmarino

mercoledì 10 agosto 2011

L'Eau d'Ambre - L'Artisan Parfumeur

L'Eau d'Ambre è proprio quello che dice di essere, un'acqua d'ambra, fuggevole, diafana. Classificare L'Eau d'Ambre nella famiglia degli Orientali è quasi un misfatto. Perchè non possiede la corposità densa degli altri appartenenti alla famiglia. E' come una giovane sorella acquisita, timida e nascosta.
Possiede un equilibrio perfetto tra polverosità e ariosità. E' un profumo di pelle, tiepido e delicato come la pelle di un bambino appena nato, una pelle che non ha mai visto raggio di sole. Un profumo lunare da maiko. Non sconvolge, non insinua pensieri peccaminosi. Piuttosto crea un senso di protezione in chi lo annusa.

L'Eau d'Ambre (L'Artisan Parfumeur) - 1978 Orientale (....)
Ambra, Patchouli, Vaniglia, Geranio

martedì 9 agosto 2011

L'Eau - Diptyque


Basato su una ricetta inglese del sedicesimo secolo per creare un "pomander au clous de girofle" l'Eau di Diptyque è davvero un tuffo nel passato. Al primo impatto il naso viene aggredito da questo binomio cannella/chiodi di garofano che ne fanno un profumo veramente per appassionati. Subito dopo subentra un sentore medicinale e carneo che si miscela a poco a poco e porta ancora più su il pungente aroma di cannella. Sottovoce arriva poi una rosa saponosa, cerosa, viatico per far esplodere in tutta la sua magnificenza il chiodo di garofano che rimarrà protagonista indiscusso fino alla fine. E che fine! Questo profumo è strepitoso, opulento in una maniera tutta sua, cristallina... Punge le narici e arriva diritto al cervello come una freccia. Uno dei miei preferiti. Sempre.
L'Eau (Diptyque) - 1968 - Orientale (Desmond Knox-Leet) 
Cannella, Rosa, Geranio, Legno di Sandalo, Chiodi di Garofano

lunedì 8 agosto 2011

Traversée du Bosphore - L' Artisan Parfumeur


Marzapane è il primo aroma che emana Traversée du Bosphore, compatto, che quasi si sente sotto i denti, cedevole e pastoso. Poi arriva la Rosa, per la verità una confettura di rosa, zuccherina e non fiorita... e poi un profumo soave di guanti di camoscio stropicciati, finissimi, chiari, che hanno tenuto in mano dolcetti da té alla mandorla e mazzetti di fiori delicati, dai colori pastello.
Questo profumo è davvero un viaggio, temporale e spaziale. Un lieve afrore di salsedine e tabacco aromatico e poi si stabilizza sulla pelle con la sua nota scamosciata.
E lì rimane per ore, sottile ma percepebile. Non più edibile ma corporeo.
Traversée du Bosphore - (L' Artisan Parfumeur) - 2010- Cuoiato Gourmand - (Bertrand Duchaufour )
Mela verde, Zenzero, Melograno, Iris, Tulipano, Zafferano, Cuoio, Loukum, Vaniglia, Rosa Turca, Pistacchio, Mandorle, Note muschiate, Cedro

sabato 6 agosto 2011

Il grattacielo in costruzione

Sabato 7 agosto 2011 - Sono in bilico su una trave in movimento di un grattacielo in costruzione. E' notte, le luci della citta' friggono mute sotto di me, io soffro di vertigini. Un vento forte fa ondeggiare la mia trave che trattenuta da un cavo nel centro e' in continua ricerca di una posizione di equilibrio. Io ci sto sopra senza attaccarmi a niente, con le braccia in estensione alare cerco di non cadere. All'improvviso riesco ad intravedere qualcosa che mi faccia da punto di riferimento, la trave sta scendendo... Davanti ai miei occhi passano altre travi, cavi, putrelle, che potrebbero aiutarmi a scendere ma non oso saltare, ogni volta che guardo giu' rischio di cadere. C'e' un cambio di odore nell'aria, da rarefatto a terroso...gli appigli davanti a me sono una scala, uno scivolo, è un parchetto giochi ma ho ancora paura di fare quel piccolo salto che dalla trave mi faccia atterrare.

posted from Bloggeroid


venerdì 5 agosto 2011

La domanda per uscire dalla pozzanghera


Venerdì 5 agosto 2011 - Stò annaspando in una pozzanghera ma non riesco ad uscirne. Dentro di me si forma il pensiero che facendo la giusta domanda alla giusta persona potrò ritornare eretta e la pozzanghera tornerà ad arrivarmi solo alle suole delle scarpe. Allungo il braccio, la mano che afferra l'aria in cerca di aiuto. Per un momento ho visto a chi devo fare la domanda. Mi sveglio in carenza d'ossigeno.

posted from Bloggeroid