venerdì 10 agosto 2012

Due centimetri


E' incredibile quanto lo spostamento di due centimetri di una sensazione fisica, all'interno di un corpo, possa far scaturire dolore o piacere, stati d'animo diversi. Due centimetri sotto e stai male, lo stomaco serrato in una morsa, in un pugno instancabile, ogni respiro, ogni deglutizione, uno sforzo. Quel senso di nausea riflesso di un qualcosa che non riusciamo a mandare giu' nella vita. L'intestino contorto e aggrovigliato.
Due centimetri piu' in su e il cuore e' una palla di lava liquida che vortica nel petto. Il pugno si apre e dita frementi si spalancano a ventaglio, pronte a toccare curiose. La testa e' una vertigine e il corpo si muove senza peso.
Due centimetri sono la misura della risposta a un Ti amo, mi vuoi?
Non ti voglio e il pugno si serra sullo stomaco, ti voglio e la mano si apre, lascia la presa, si sposta di due centimetri verso l'alto e ti accarezza delicatamente il cuore.


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