mercoledì 18 maggio 2016

Fleurs de Citronnier - Serge Lutens


Appena spruzzato è come immergere il naso nel fiore del limone, asprezza dolce, freschezza appena sbocciata, una leggera carnosità tipica dei fiori bianchi, un odore frizzante che risale le narici fino alla radice del naso. Poi subentra la dolcezza estrema del miele, un odore caldo e vischioso, che amalgama tutti gli altri e li tiene ancorati. Le prime volte che l'ho provato, Fleurs de Citronnier mi respingeva, ora è la terza volta che lo testo, e comincio ad apprezzarne la spigolosità, anche se non mi fa dire: lo devo avere. Forse questa non affinità è dovuta alla massiccia dose di muschio, una nota che non amo e che sulla mia pelle non mi piace. Il muschio diventa predominante nel giro di pochi minuti, questo è un profumo che piacerebbe a chi da adolescente usava White Musk di The Body Shop, non perché sia simile, ma perché ne è l'evoluzione adulta. Femminile di quella femminilità asciutta e senza fronzoli, pulita, camicia bianca e pantaloni, niente o pochissimo trucco, assolutamente no al rossetto, vestiti a fiorellini o di cotone bianco, di taglio romantico, d'estate, sandali bassi, capelli lunghi con il cerchietto oppure corti e pratici.
Dopo dieci minuti, Fleurs de Citronnier si assesta a due centimetri della pelle, se lo si annusa da vicino è intenso, e lo rimarrà per moltissime ore, fino alla sera, fino al giorno dopo ancora una traccia, ma non si fa notare. Come una donna schiva e timida, si rivela solo quando ti permette di avvicinarla e si scalda.


Fleurs de Citronnier (Serge Lutens) - 2004 -  Orientale Floreale  (Christopher Sheldrake)
Fiori di Limone, Petitgrain, Neroli, Miele Bianco, Iris, Muschi, Storace, Tuberosa, Noce Moscata

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